Duro il giudizio del consigliere di Costruire Democrazia, per la scelta della maggioranza di centrodestra di bocciare la proposta di azzeramento del debito sanitario. Riunione da remoto, con l’aula inaccessibile per un intervento di disinfestazione
CAMPOBASSO. Consiglio regionale in riunione da remoto, dopo che a Palazzo D’Aimmo sono state trovate le tracce del passaggio dei topi, con tanto di intervento di disinfestazione effettuato d’urgenza, approvati i provvedimenti inseriti all’ordine del giorno della seduta di oggi.
Voto unanime sul no al secondo sottosegretario, come già era avvenuto in prima ‘battuta’ il 27 settembre scorso, sulla seconda deliberazione della proposta di legge regionale n. 39 di iniziativa della maggioranza, primo firmatario il sottosegretario Vincenzo Niro, di ‘Revoca delle deliberazioni legislative n. 14 del 5 marzo 2024, ad oggetto ‘Proposta di legge regionale n. 10, di modifica statutaria, concernente ‘Modifiche alla legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise)’. Una questione sulla quale l’opposizione aveva alzato le barricate, chiedendo la convocazione del referendum popolare. Che a questo punto non si farà, visto che è venuto meno il tema del contendere.
Sono invece passati a maggioranza la variazione al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2024-2026 del Consiglio regionale, e la proposta di di legge regionale n. 47, di iniziativa della Giunta regionale, relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio per il pagamento di un indennizzo per attività professionale resa da avvocato del libero foro per la rappresentanza e difesa della Regione Molise in una serie di procedimenti. Sempre a maggioranza l’approvazione della proposta di legge di iniziativa della Giunta relativa al Rendiconto generale della regione Molise per l’esercizio finanziario 2022.
“In una surreale seduta di Consiglio regionale che si è svolta in collegamento da remoto a causa dell’invasione di topi nell’aula di Palazzo Moffa – le parole del consigliere di Costruire Democrazia Massimo Romano – la maggioranza di centrodestra ha clamorosamente bocciato la pregiudiziale collegata alla proposta di azzeramento del disavanzo sanitario. Una follia allo stato puro: pochi minuti fa hanno approvato il rendiconto 2022 continuando a scaricare sui contribuenti molisani il debito derivante dalla sanità, riconoscendo un disavanzo al 31.12.2021 pari a 583.066.926,25, cioè un macigno finanziario che seppellisce definitivamente ogni prospettiva di ripartenza della regione”.
“Oggi era l’occasione per correggere il dato contabile espungendo il debito sanitario, riportare il bilancio regionale in bonis, azzerare l’aumento delle tasse che da 15 anni flagella ingiustamente i molisani, superare i vincoli di legge che impediscono, ad esempio, di procedere ad assunzioni di personale (come nel caso dei vincitori di concorso dei Centri per l’impiego) – ha affermato ancora Romano – Invece niente, per non disturbare il Governo Meloni hanno ignorato vigliaccamente e pavidamente il tema e quindi scaricato ancora una volta sui contribuenti molisani i costi del disavanzo sanitario, cioè dell’inadempimento dei commissari governativi che anziché risolvere il problema lo hanno aggravato, scegliendo di restare impantanati nelle sabbie mobili di un bilancio in profondo rosso, già bocciato dalla Corte dei conti e dalla Corte costituzionale, approvando una legge di bilancio farsa che purtroppo subirà la stessa sorte nefasta dei precedenti”.