Avviata una campagna informativa, dopo l’approvazione della nuova legge, che prevede anche l’arresto in flagranza. Tanti i casi nei Pronto soccorsi, anche in Molise


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Stop alle aggressioni ai medici e al personale socio-sanitario, frequenti soprattutto all’interno dei Pronto soccorsi. Tanti i casi raccontati dalla cronaca, alcuni di questi anche in Molise.

Annunciata una campagna informativa, dopo l’approvazione del Dl aggressioni, che prevede l’arresto in flagranza o in flagranza differita per chi aggredisce medici e parasanitari, come è stato detto in una conferenza stampa all’Asrem dal direttore generale Giovanni Di Santo, insieme al presidente dell’Ordine dei medici di Campobasso Pino De Gregorio e dal primario del Pronto soccorso di Campobasso Paola Di Rocco.

“Medici e operatori sanitari devono essere messi in condizione di operare con serenità – ha detto in proposito De Gregorio – Qui non si parla di fare repressione mettendo l’esercito davanti agli ambulatori, ma di sensibilizzare dal punto di vista culturale gli utenti e i pazienti degli ospedali”.

“C’è grande plauso rispetto a questa campagna informativa, visto che siamo noi il bersaglio di questo andazzo generale – ha aggiunto la dottoressa Di Rocco – Non si tratta tanto di paura, quanto di mortificazione per la nostra professionalità denigrata e dispiacere nel non vedere riconosciuto il nostro impegno e il nostro sacrificio. Non vogliamo certo pensare a una militarizzazione della sanità, perché questo sarebbe terribile: ci deve essere un’alleanza tra pazienti, accompagnatori e personale sanitario”.

“Questa campagna informativa è molto importante, perché ogni giorno nei Pronto soccorsi possono avvenire aggressioni, non solo verbali ma anche fisiche – ha precisato il manager Asrem Giovanni Di Santo – Per fronteggiare questa situazione già da tempo abbiamo attivato la tutela diretta dell’Asrem se il personale ci segnala eventi aggressivi. Abbiamo poi potenziato la guardiania, presto partiremo anche con un sistema di videosorveglianza, proprio per dare applicazione alle nuove disposizioni di legge. La nostra è un’azione non di natura repressiva, ma un’azione di allerta. Attiveremo anche dei corsi di formazione”.

Nelle parole del dirigente Asrem pure un riferimento al miglioramento dei parametri Lea, i Livelli essenziali di assistenza, anche in Molise.

“Sin dall’inizio – ha rimarcato – abbiamo cercato di garantire i Lea in tutte le macroareee dell’assistenza sanitaria, per assicurare contezza, certezza e sicurezza alla salute pubblica. Lo abbiamo fatto cercando di analizzare una serie di criticità e soprattutto andando a fare una verifica delle inadempienze indicate nel Pne, il Piano nazionale esiti. La principale criticità – ha concluso – è tuttavia il fatto che in alcuni settori resta una grave carenza di medici”.