La Corte d’Assise di Campobasso ha dichiarato nullo il decreto che fissava il giudizio immediato per l’uomo accusato dell’omicidio Todorov Rayko
CAMPOBASSO. Colpo di scena nel procedimento penale per l’omicidio di Todorov Rayko, il bracciante bulgaro ucciso a bastonate nei campi di Santa Croce di Magliano lo scorso mese di nel febbraio. La Corte d’Assise di Campobasso ha dichiarato nullo il decreto che fissava il giudizio immediato per il 39enne accusato dell’assassinio, disponendo la restituzione degli atti al pm.
Come riferisce l’Ansa, la Corte, presieduta da Enrico Di Dedda, aveva aperto il processo questa mattina , ma dopo una lunga camera di consiglio ha deciso di dichiarare nullo il decreto di giudizio immediato, perché devono essere rimodulate e meglio specificate le motivazioni alla base delle circostanze aggravanti.
Si tratta di un aspetto determinante perché potrebbe consentire l’accesso al rito abbreviato. Secondo l’accusa Rayko, dopo essersi perso mentre stava tornando a casa, si era trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato; tra le ipotesi c’è quella che abbia potuto assistere ad un tentativo di furto e per questo sia stato ucciso.
L’imputato – detenuto dallo scorso febbraio – era presente in aula così come i familiari della vittima, la madre, la sorella e i fratelli.