Il sipario si è aperto all’interno del Teatro italo-argentino dove i maestri in uniforme si sono esibiti in un concerto che ha spaziato dai pezzi sacri della musica classica


AGNONE. Sabato 14 dicembre, in occasione del tradizionale appuntamento con la Grande Ndocciata, la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” è tornata ad impreziosire, con le sue musiche e i suoi bravissimi interpreti, il suggestivo palcoscenico del capoluogo altomolisano nel corso dell’evento che richiama ogni anno decine di migliaia di partecipanti.

Il sipario si è aperto all’interno del Teatro italo-argentino dove i maestri in uniforme si sono esibiti in un concerto che ha spaziato dai pezzi sacri della musica classica come la Turandot pucciniana, il Guglielmo Tell di Rossini e la Carmen di Bizet intervallati da un medley di pezzi indimenticabili degli anni ’80, fino ad arrivare al gran finale con i classici natalizi, la Radetzky March, la Fedelissima – marcia d’ordinanza dei Carabinieri- e l’immancabile chiusura con l’Inno di Mameli. In un Teatro gremito di spettatori di ogni fascia di età, la Fanfara, magistralmente diretta dal Luogotenente Luca Berardo e avvolta in un gioco di luci rosse e blu che hanno reso ancora più magico l’evento, si è esibita per quasi 2 ore di concerto con la partecipazione emotiva e festosa di tutta la platea, Autorità comprese.

All’appuntamento hanno partecipato infatti tra gli altri, il Sindaco di Agnone che ha fatto da anfitrione, il Comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise”, il Prefetto di Isernia, il Questore del capoluogo pentro, il Comandate della Guardia di Finanza di Isernia e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Isernia.

Al termine del concerto i musicisti si sono adunati all’esterno del teatro in formazione da parata indossando la tradizionale mantella invernale e il cappellone col pennacchio bianco e rosso e hanno di fatto aperto la Ndocciata sfilando in testa come da tradizione, intonando la Fedelissima per tutto il percorso della sfilata tra gli sguardi compiaciuti e gli applausi della moltitudine di spettatori posizionati lungo tutto il corso del centro agnonese.