L’intervento del coordinatore nazionale Assidil Aufiero
CAMPOBASSO. Continua il dibattito legato al piano di dimensionamento scolastico che la Provincia di Campobasso ha proposto alla Regione Molise. Tra le decisioni più controverse c’è la soppressione dell’Istituto Comprensivo “Colozza” di Campobasso, destinato a essere inglobato nell’IC “D’Ovidio”.
Sulla questione si registra anche l’intervento di Alberto Aufiero, coordinatore nazionale del Settore Scuola ASSIDIL. “Una scelta – evidenzia – che sembra ignorare i criteri generali di stabilità dalla Giunta Regionale e che porterebbe alla creazione di un istituto unico con 1.500 alunni e 300 dipendenti, mentre altri istituti più piccoli rimarrebbero intatti.
Altre proposte includono l’accordo dell’IC Pallotta di Bojano con l’IIS Radice Lombardo, creando un nuovo Omnicomprensivo in un territorio che non sembra rispondere ai requisiti di isolamento previsti dalla normativa. A Termoli, si prevede la fusione tra il Boccardi-Tiberio e il Professionale F. di Svevia, mescolando indirizzi scolastici molto diversi tra loro. Infine, l’IC di Petacciato rischiando la chiusura senza indicazioni chiare sulla destinazione dei plessi, lasciando genitori e studenti nell’incertezza.
Queste decisioni si inseriscono nel quadro del decreto interministeriale 127/2023, che impone la chiusura di presidenze e segreterie non conformi a determinati criteri. Tuttavia, nel Molise, regione con caratteristiche territoriali e demografiche particolari, applicare rigidamente queste norme rischiando di penalizzare pesantemente il sistema scolastico”.
Come noto, il Consiglio comunale di Campobasso ha già espresso la sua contrarietà a ulteriori soppressioni, ma ora la palla passa alla Regione Molise, che dovrà decidere entro pochi giorni. “La scelta sarà tra il rispetto dei criteri normativi e la difesa di equilibri politici locali. Staremo a vedere – evidenzia infine Aufiero – con studi legali già pronti a ricorrere al Tar in qualsiasi caso e tanti genitori indignati e sorpresi, mentre si continua a non tenere nella dovuta considerazione l’importanza di garantire il miglior funzionamento degli Istituti ben presenti sul territorio, quale appunto l’I.C. Colozza, e a giocare con la pelle dei tanti docenti e del personale Ata che saranno oggetto dell’ennesimo taglio di posti al quale la nostra sigla intende opporsi con tutte le sue forze”.