Il voto sui provvedimenti espresso a maggioranza
CAMPOBASSO. In aula prima di Natale per varare i bilanci. Presieduto dal presidente Quintino Pallante, il Consiglio regionale del Molise ha approvato oggi a maggioranza, e dopo un ampio dibattito politico, una serie di provvedimenti significativi in ambito amministrativo e finanziario.
Durante la seduta, sono stati discussi e votati diversi atti di iniziativa della Giunta regionale, illustrati dal Consigliere relatore e presidente della Prima Commissione permanente, Roberto Di Pardo. Tra i provvedimenti approvati, il rendiconto consolidato e il bilancio consolidato dell’esercizio finanziario 2022, rivisti in considerazione delle indicazioni espresse dalla Corte dei Conti nel giudizio di parifica. Approvati anche rendiconto e bilancio consolidato del 2023.
È stato inoltre dato il via libera alla determinazione delle modalità di ripiano del maggiore disavanzo di amministrazione emerso per l’esercizio 2021. Il Consiglio ha approvato la proposta di legge sull’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione 2025, fondamentale per garantire la continuità amministrativa, e due proposte relative al riconoscimento di debiti fuori bilancio per spese legali.
Al termine della seduta il presidente Pallante ha ringraziato i componenti della Prima Commissione e tutti i consiglieri, sottolineando il senso di responsabilità dimostrato nel garantire l’approvazione degli atti necessari, “per il bene superiore del Molise e dei molisani”.
Duro, sull’esito del voto, il giudizio del M5s. “Speravamo che questo governo regionale fosse in grado di portare un po’ di serenità ai molisani, almeno a Natale – le parole di Andrea Greco, Angelo Primiani e Roberto Gravina – Purtroppo, la realtà dice il contrario: la maggioranza Roberti, giunta ormai al secondo anno di legislatura, non riesce a trovare una via d’uscita da un vicolo cieco fatto di debiti, inefficienze e una situazione finanziaria disastrosa che affossa ogni prospettiva futura. Non possiamo ignorare quanto emerso dalla discussione in Consiglio regionale sui rendiconti finanziari 2022 e 2023. Si tratta di documenti che certificano non solo il disastroso stato dei conti pubblici, ma anche l’incapacità del centrodestra di affrontare le sfide strutturali che il Molise si porta dietro da troppo tempo”
“Portare in aula i rendiconti con ritardi sistematici – hanno aggiunto i consiglieri pentastellati – è diventata una prassi che umilia il ruolo dei consiglieri regionali e svilisce le funzioni istituzionali dell’Assemblea. Per questi motivi, ancora una volta si chiede l’autorizzazione all’esercizio provvisorio. Il tutto, in assenza del presidente della Giunta, che per altri impegni manca alla discussione del documento più importante per il Molise. E nonostante le numerose osservazioni della Corte dei Conti, questa maggioranza si concede il lusso di non adottare misure correttive adeguate, proseguendo invece su una strada che sta portando la Regione al tracollo. I dati parlano chiaro: su ogni molisano pesa un debito di 2.100 euro, oltre il doppio della media nazionale, mentre il disavanzo sanitario resta impietoso e le poste iscritte a bilancio risultano sempre meno credibili, con residui che rischiano di squilibrare ulteriormente i conti”
“Ma il problema non è solo tecnico. È soprattutto politico. Questa maggioranza, che è praticamente la stessa della scorsa legislatura, ha ottenuto un mandato elettorale su una premessa precisa: rimettere in ordine i bilanci per far tornare la macchina a camminare. Oggi quella macchina è ferma, con il serbatoio bucato: pur immettendo risorse, è destinata a restare impantanata negli stessi problemi di sempre, se si continuano a ignorare le norme sul ripiano del disavanzo, così come le prescrizioni dei magistrati contabili. Per non parlare di ciò che accade in ambito sanitario, dove si continuano a privilegiare gli erogatori privati a discapito del sistema pubblico spingendo il Molise verso un perpetuo piano di rientro, mentre il Consiglio regionale continua a restare escluso dalle decisioni che contano, esautorando di fatto la volontà popolare. Un’immagine desolante di una regione schiacciata da debiti insostenibili, servizi pubblici al collasso e una classe dirigente che non offre soluzioni credibili. La verità – hanno concluso i Cinque Stelle – è che questa maggioranza non vuole superare i problemi del passato, perché così può continuare a gestire senza trasparenza le solite dinamiche che condannano i molisani a pagare le tasse più alte d’Italia per ricevere in cambio i servizi più scadenti. La verità è che il governo Roberti sta facendo né più né meno del governo Toma”.