“Questi episodi si ripetono sul piano nazionale , ora anche da noi, e devono essere affrontati per evitarli”, scrivono dal ‘Presidio per non morire’


CAMPOBASSO. “Massima solidarietà al capotreno aggredito a Caserta, sul piano umano, come lavoratore, come operatore del servizio pubblico che deve lavorare a rischio. Questi episodi si ripetono sul piano nazionale , ora anche da noi, e devono essere affrontati per evitarli”. Così in una nota Filippo Poleggi del Movimento Consumatori Molise per ‘Presidio per non morire’.

“Non sfugge a nessuno – prosegue Poleggi – che la sicurezza operativa del personale è parte fondamentale della sicurezza del mezzo di trasporto e quindi dei viaggiatori. Siamo dinanzi a comportamenti particolarmente odiosi e noi di ‘Presidio per non morire’ ci sentiamo anche fortemente coinvolti mentre lottiamo per preservare un servizio fondamentale per i cittadini e raccomandiamo il servizio ferroviario perché il più sicuro mezzo di mobilità. Condividiamo pienamente la presa di posizione dei sindacati di categoria che richiede maggiori misure per la sicurezza del personale,senza farsi prendere dalla giustificata ira, più ferme ma con equilibrio , consapevoli che gli strumenti per intervenire ci sono e devono essere utilizzati con un maggior coordinamento”.

“Il gruppo dei ragazzi e il protagonista dell’episodio forse sono espressione di quella cultura della violenza diffusa tra fette del mondo giovanile che pure ci affligge e noi viaggiatori siamo spesso testimoni di episodi carichi di tensione di chi con protervia vuole sottrarsi alle regole ed ammiriamo come il personale viaggiante affronta con fermezza ed equilibrio queste situazioni ma non può essere esposto a questi rischi, quindi sosteniamo le richieste dei lavoratori e loro sindacati disponibili al nostro coinvolgimento civico nell’azione per affrontare questo problema”, concludono dal Movimento consumatori Molise.