“Grave incidente: quanto dobbiamo ancora aspettare? Serve che ci scappi il morto?”, hanno dichiarato i rappresentanti dei lavoratori


GUARDIALFIERA. La mattina del 4 gennaio, intorno alle 7:45, presso la fermata del bivio di Guardialfiera, lungo la S.S. 647 Bifernina, un passeggero, mentre scendeva da un autobus per raggiungere un mezzo in coincidenza, è caduto rovinosamente, rendendo necessario l’intervento immediato di un’ambulanza del 118. Il ferito è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso. L’incidente è stato segnalato dai sindacati FILT-CGIL, FIT-CISL, FAISA CISAL e UGL AUTOFERRO in una nota stampa.

Secondo i testimoni presenti, riportano le sigle, il fatto è avvenuto in una zona di intersezione stradale vietata alla fermata, in violazione del Codice della Strada. Questa area, già segnalata come pericolosa, rappresenta una minaccia per la sicurezza dei viaggiatori e degli automobilisti in transito.

I sindacati hanno espresso forte preoccupazione per l’accaduto: “Ci auguriamo che il conducente coinvolto non sia ritenuto responsabile, ma fermarsi in aree non a norma espone comunque gli autisti al rischio di conseguenze penali in caso di incidenti”. L’incidente, secondo le organizzazioni sindacali, è il risultato di un problema noto e mai affrontato: la presenza di fermate non a norma lungo la Bifernina. “Quanto dobbiamo ancora aspettare? Si aspetta che ci scappi il morto?”, hanno dichiarato i rappresentanti dei lavoratori.

La situazione sarebbe aggravata dall’atteggiamento dell’azienda SATI, che – stando alle accuse – avrebbe sanzionato gli autisti che si sono rifiutati di effettuare fermate in aree pericolose. “L’azienda dovrebbe tutelare la sicurezza dei passeggeri e degli autisti, non punire chi agisce responsabilmente”, tuonano le sigle sindacali, che chiedono ora un intervento immediato delle autorità competenti per garantire che tutte le fermate rispettino le norme di sicurezza stradale. “Siamo in attesa di una convocazione urgente da parte del Prefetto. Non possiamo aspettare che un evento tragico accada prima di agire”.