In una lettera aperta ai tifosi il presidente chiede unità e fiducia: “Non abbiamo mai smesso di lottare, e non inizieremo ora”. E Braglia resta in sella
CAMPOBASSO. Il presidente del Campobasso Fc è intervenuto personalmente con un messaggio ai tifosi rossoblù per calmare le acque a seguito delle polemiche scoppiate dopo la sconfitta in casa contro la Pianese di domenica 12 gennaio. Risultato, questo, che arriva dopo una serie di incontri ‘a bocca asciutta’ per il Lupo, e con i sostenitori che chiedono con sempre maggiore insistenza l’esonero di mister Braglia.
Certo è che Rizzetta resta convinto del suo team, tanto da aver risposto sui social – con particolare veemenza – alle tante critiche di queste ore: “Per tutti i gufi da tastiera meritate Agnone o meglio Lugano. Se sei con noi, uniamoci attorno, sennò meglio stare sul divano e fuori dal progetto”, recitava il post, poi rimosso. Uno sfogo, sicuramente, poco felice – di fatto è la prima volta che Rizzetta ‘perde le staffe’ – ma che la dice lunga sulle pressioni in arrivo a una proprietà comunque con il grande merito di aver rivitalizzato e rilanciato un club blasonato come il Lupo.

Niente ‘Braglia Out’, dunque, con buona pace di coloro che dopo averlo esaltato a guru e salvatore ora ne chiedono la crocifissione in pubblica piazza. Anzi, Rizzetta rincara la dose e invia un accorato messaggio ai campobassani che con grande amore stanno seguendo i Lupi ovunque con trasferte eroiche da mille chilometri e oltre.
“Cari tifosi rossoblù – scrive Rizzetta – non stiamo vivendo un momento facile sotto il profilo dei risultati sul campo, e questo è sotto gli occhi di tutti. Ma non dimentichiamoci chi siamo: una squadra, una comunità, un simbolo di forza e resilienza. Negli ultimi due anni abbiamo affrontato sfide immense, e le abbiamo superate con sacrificio, determinazione e un amore incondizionato per questi colori. Lo stesso amore che ci unisce ora e che ci porterà ancora più lontano”.
“Ogni scelta, ogni sacrificio, ogni decisione di questa Società nasce da un legame autentico con tutto il territorio regionale. Ed è per questo che vorrei chiarire alcuni punti, senza lasciare spazio a fraintendimenti o malintesi”.
“Nelle ultime ore – aggiunge il patron rossoblù – alcune critiche sterili hanno cercato di distorcere il significato di un messaggio che avevo condiviso: dobbiamo restare uniti, sempre. Due anni fa eravamo in Eccellenza molisana, e la foto che ho scelto per quel post ricordava proprio quella partita ad Agnone. Da qui il mio invito a non dimenticare da dove siamo partiti e quanto abbiamo costruito insieme. A chi inoltre insinua che la stories sia stata cancellata, voglio rispondere con chiarezza: è mia abitudine lasciare le stories online per un tempo limitato. Ogni azione che compio, ogni parola che scrivo è guidata da un unico obiettivo: il bene del Campobasso”.
“Qualcuno però ha deciso di strumentalizzare il mio messaggio. E a loro rispondo con serenità – spiega – chi mi conosce sa quanto io amo questa terra, sa quanto la nostra Società lavori ogni giorno per valorizzarla e promuoverla. Campobasso FC non è solo una squadra di calcio: è l’ambasciatrice di un’intera regione, e questo resterà sempre al centro del nostro progetto”.
“Ed ora un messaggio ai tifosi veri, a quelli che ogni settimana riempiono lo stadio, che viaggiano per chilometri per sostenere i colori rossoblù. A loro voglio dire questo: continuate a fidarvi di noi. Non abbiamo mai smesso di lottare, e non inizieremo ora. Siamo una Società che ama le sfide, che odia perdere e che lavora ogni giorno per costruire un futuro migliore. Questo primo anno in Serie C è la nostra ‘tappa zero’, un punto di partenza che ci sta permettendo di crescere, confrontarci e imparare. Il futuro ci aspetta, e lo costruiremo insieme. Dentro e fuori dal campo, uniti come squadra, come famiglia, come comunità. Insieme, continueremo a scrivere la storia. E sarà una storia bellissima”, chiosa Rizzetta.
Pierre