Nel corso della riunione in Provincia verranno discussi i prossimi passi da intraprendere in merito alla procedura


ISERNIA. Prosegue l’iter per chiedere l’annessione della provincia di Isernia con l’Abruzzo. Il presidente della Provincia Daniele Saia ha convocato una riunione con il comitato promotore del referendum per discutere i prossimi passi da intraprendere in relazione alla procedura. L’incontro si svolgerà domani, 14 gennaio, alle ore 16:30 nell’ufficio di Presidenza di via Berta.

Come noto, lo scorso 12 dicembre sono state consegnate presso l’ente di via Berta le oltre 5200 firme raccolte per chiedere il referendum.

Alla Provincia quindi il compito di elaborare un’istruttoria tecnica sulla validità delle sottoscrizioni presentate. Successivamente, dovrà essere predisposta la proposta di deliberazione di competenza del Consiglio provinciale sull’avvio della procedura. La Provincia intanto ha comunicato al comitato civico che nel carteggio manca “la proposta deliberativa, presupposto imprescindibile per l’attività istruttoria, ad oggi improcedibile”.

Lo ha riferito all’Ansa il presidente del comitato Antonio Libero Bucci. “Il contenuto della nota – afferma – non è in alcun modo condivisibile. Non è chiaro se si tratti di un documento di carattere interlocutorio o conclusivo del procedimento di richiesta referendaria. Né si comprende se sia un documento che pone un ostacolo di natura burocratica o anche politica all’espletamento dei diritti costituzionali e statutari dei 5.236 firmatari la richiesta di referendum, previsti dall’Art.132 della Costituzione Italiana e dall’ Art. 25 dello Statuto della Provincia di Isernia”.

Secondo Bucci il contenuto della nota non è condivisibile “poiché in ogni atto prodotto dal Comitato, nel documento protocollato di consegna firme e in ognuna delle 320 schede depositate, è ben chiaramente espresso il contenuto della proposta di deliberazione per l’attivazione della procedura referendaria che si richiede all’Ente Provincia. Né il Comitato può ad esso sostituirsi nel processo deliberativo, non essendo organo politico dell’Ente Provincia di Isernia”.

Il Comitato ha inviato all’ente di via Berta la richiesta di accesso agli atti “prodromica alle azioni di natura civile, penale e di mobilitazione della popolazione, che saranno intraprese qualora si intenda la comunicazione di improcedibilità conclusiva del processo istruttorio ai sensi dell’Art. 2 della legge 241/90. Se l’Ente Provincia di Isernia intende, nella sua parte politica, liquidare la richiesta di referendum di 5236 cittadini elettori in questo modo, deve sapere che il Comitato non starà a guardare e che non si ripeterà, come nel 1963, lo sfregio ai dettami costituzionali fondanti la democrazia e il vivere civile del nostro Paese. Il Comitato porrà in essere tutte le azioni e in tutte le sedi, in difesa e in contrasto a questo intollerabile e definitivo attacco alla democrazia di questo Paese”.