L’associazione, nata all’interno del Partito Democratico regionale, intende costruire assieme ai territori una nuova agenda sociale ed economica
CAMPOBASSO. Incontro pubblico per un’agenda sociale ed economica del Molise: questo l’obiettivo della prima assemblea pubblica territoriale intitolata ‘Un altro domani’, curata dall’associazione politico-culturale Partecipa Molise, nata all’interno del Partito Democratico regionale. L’evento nel pomeriggio di oggi, presso lo Spazio Dimensione in Via Ferro 176 a Campobasso, si è aperto con l’intervento del presidente regionale del Pd Nicola Messere.
Presenti i rappresentanti dell’area riformista del partito, come ha chiarito la capogruppo regionale del Micaela Fanelli, che ha organizzato l’evento, ma anche esponenti dei partiti di area progressista e dei sindacati. E rappresentanti della società civile. Uno Spazio Dimensione gremito di persone.
“Il senso di quest’assemblea pubblica credo sia anche nel titolo, ‘Un altro domani’ – spiega la consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli – vogliamo scuotere l’albero di un Molise di centrodestra, di questo governo regionale che si rifà a una filiera che non sta dando risultati, che perde la gigafactory, che non riesce a rivendicare diritti sulla sanità, che non riesce a immaginare un futuro e uno sviluppo. Un pan-trumpismo, quel Trump che purtroppo determina anche delle scelte che puntano alla Meloni, e che richiede di scuoterci, di essere attivi”.
“Lo facciamo con azioni concrete – prosegue Fanelli – come l’impugnativa dell’Irpef sanitaria, per ridurre le tasse in Molise. Pensiamo sia ingiusta, iniqua. E questa è solo una delle azioni che vogliamo fare per metterci dalla parte dei molisani. Una serie di assemblee, su vari temi: riforme istituzionali, sanità, politiche sociali, per una riforma che va fatta bene per assicurare ai disabili, agli ultimi e agli anziani una cura vera, in tutto il territorio del Molise”.
Un coinvolgimento attivo dei cittadini: “Non lo si deve fare in campagna elettorale – spiega Fanelli ma quando devi costruire una fiducia, altrimenti l’astensione purtroppo è alta, la sfiducia dei cittadini è alta, perché i loro diritti non sono tutelati. Non ci sono medici sulle ambulanze del 118, assistiamo a dei comitati che vogliono delle riforme istituzionali che, credo, non sono le soluzioni; ma ti dicono che la febbre si è alzata troppo. I diritti non sono più tutelati. Noi vogliamo bene al Molise, perciò abbiamo quest’obbligo anche in questo momento, con tutto il partenariato territoriale, amministrativo, sociale, sindacale, associazionistico e altri partiti che come noi avvertono un’esigenza di stagnazione. Ricostruiamo così anche la rete del campo progressista, rafforzando il partito Democratico, la discussione e l’ascolto in un periodo in cui non ci sono le elezioni”.
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“Una bella e partecipata assemblea pubblica – ha scritto Nicola Messere, esponente dem – in cui si è discusso di tematiche che interessano i cittadini molisani ma anche di come il campo progressista e il mio Partito, il Partito Democratico, debbano interpretarle e tentare di dare risposte quanto più concrete possibili. Il primo compito di un partito è saper stare accanto ai cittadini, ascoltarli, intercettare i loro bisogni, i loro problemi, le loro ansie ma anche i loro auspici, le loro passioni; insomma immaginare insieme a loro, un domani migliore e possibile per tutti, definendo una visione strategica della politica per attuare concretamente la propria missione”.
“Per me, e spero per molti che credono ancora nella politica di rappresentanza e non di rappresentazione, è importante recuperare concetti universali di gestione del consenso e della partecipazione attiva dei cittadini per la costruzione di azioni politiche da mettere in campo – ha proseguito Messere – Per fare questo è necessario ricominciare a frequentare il territorio senza paura del confronto che ritengo essere l’elemento essenziale per favorire la crescita e il cambiamento della società e quindi anche della politica riformista, progressista e consentitemi socialità, che dovrà sostenerli”.
“Per questo motivo si apra una nuova stagione di confronto per arginare il declino socioeconomico e cultura della nostra Regione che, a volte, anche per distrazione del campo progressista ha consentito l’avanzare di questa pericolosa destra. La società non si cambia solo dal governo si cambia la società soltanto se sei in grado di mobilitare le persone verso obiettivi comuni, e se sei in grado di farle partecipare al cambiamento – conclude Messere – C’è bisogno di riconquistare la fiducia dei cittadini senza mai smarrire, però, la finalità della “politica” che è quella di garantire la crescita comune sociale e di benessere per tutti”.