Ecco come costruire una sicurezza psicologica e materiale ed evitare l’Harpaxofobia
di R. Francesca Capozza*
ISERNIA. L’ondata di furti delle ultime settimane spaventa i cittadini, fino a rendere possibile lo sviluppo di un vero e proprio stato di allarme psicofisiologico. Si chiama “Harpaxofobia” la paura invasiva di subire un furto. Il fattore scatenante di una simile paura è la percezione d’impotenza che l’individuo avverte nei confronti di eventuali attacchi da parte di malintenzionati. Ecco alcuni consigli per costruire una sicurezza psicologica e materiale.

- Mantenere siepi ad un’altezza tale da permettere al passante o vicino di vedere se qualcuno sta cercando di entrare in casa vostra.
- Tenere pulita la proprietà: per un ladro la poca cura di un’abitazione significa scarsi presidi di sicurezza. L’erba alta, materiale di scarto accumulati come anche depositi esterni di legno da ardere rappresentano oltre ottimi nascondigli.
- Mantener adeguata illuminazione in tutti i punti esterni della propria abitazione in quanto il buio è il migliore alleato del ladro.
- Predisporre un adeguato sistema di sorveglianza ed allarme.
- Assicurarsi sempre della corretta chiusura di porte e finestre, anche quando si è presenti in casa.
- Attenzione ai contatti telefonici o a chi si presenta al citofono: non fornire mai informazioni personali (quanti si è in casa, abitudini, orari, ecc).
- Rischio social: meglio pubblicare foto di vacanze o di vostri spostamenti al rientro a casa, in modo che non rappresentino un chiaro segnale che in quel momento o periodo la vostra casa è disabitata.
- Evitare di documentare su Facebook Instagram e affini la disposizione interna della vostra casa, incluse le cose a cui tenete. Anche da un selfie si possono ottenere informazioni.
Nel malaugurato caso che vi troviate faccia a faccia con ladri in casa evitare assolutamente qualsiasi tentativo di difesa personale o della proprietà, in quanto non si conoscono realmente le intenzioni dell’altro, piuttosto fuggire e allontanarsi il più velocemente possibile portando con voi i vostri cari o nascondervi in una stanza e chiamare il 112. Non entrate nemmeno se trovate la porta d’ingresso forzate non vedete alcun criminale perché potrebbe essersi nascosto andate piuttosto da vicino di casa e da li chiamate la polizia.
*psicologa, psicoterapeuta, criminologa