Questa sera l’approvazione a maggioranza in Consiglio comunale. Si lavora anche per riportare l’Università in città. L’opposizione attacca: “Nessuna visione, si stanno solo raccogliendo i frutti di quanto seminato dalla passata amministrazione”
di Deborah Di Vincenzo
ISERNIA. Investimenti per 30 milioni di euro, con cui l’amministrazione comunale di Isernia si è posta l’obiettivo di dare un nuovo volto alla città. C’è questo, in particolare, nel Documento unico di programmazione e nel Bilancio di previsione finanziario approvati questa sera a maggioranza dal Consiglio comunale.
Sotto la lente dell’Aula il Dup, illustrato dall’assessore alla Programmazione Maria Teresa D’Achille. “Si tratta in particolare di interventi la cui conclusione è attesa nel giro di uno, due anni. Obiettivi in parte già perseguiti, visti i numerosi cantieri”. Poi la programmazione e le strategie future. “Si sta lavorando – ha sottolineato ancora l’assessore – per fare in modo di riattivare in città alcuni corsi di laurea dell’Unimol. Siamo a buon punto per quel che concerne la messa a disposizione di una sede per tali e attività e stiamo programmando anche la creazione di sedi per gli Studentati, sempre con i fondi Pnrr. E ciò conferirà maggiore attrattività alla città, visto che gli studenti devono poter avere a disposizione alloggi idonei a tariffe adeguate. In questo modo sarà possibile invertire il trend e riportare i giovani a Isernia. Si tratta di obiettivi importanti che stiamo portando avanti”.
Si è aperta la discussione in cui dai banchi della minoranza non sono mancati attacchi all’amministrazione, accusata tra l’altro da più parti – e in particolare dai consiglieri Cesare Pietrangelo ed Enzo Di Luozzo di star solo ‘raccogliendo frutti’ di quanto seminato da chi ha amministrato in passato.
Alla fine il documento è passato con 20 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto.
La seduta è proseguita con la discussione sul bilancio di previsione, documento nel quale vengono tradotte in termini numerici le argomentazioni contenute nel Dup.
“Si tratta di un bilancio – ha spiegato l’assessore delegato Angelo Iannone – prettamente tecnico, predisposto in una fase in cui ancora non era stata ancora approvata la legge di Bilancio dello Stato e quando pertanto non era ancora ben chiaro l’orientamento del legislatore in materia di trasferimenti. Risente inevitabilmente dei tagli che la legge dello Stato ha previsto per i Comuni. Nonostante questo l’ente ha sopperito a questi tagli non aumentando le tasse ai cittadini, mantenendo intatte le aliquote e non istituendo nuovi tributi. Si è cercato di proseguire sulla via del risparmio e quindi della riduzione dei costi, efficientando gli edifici dal punto di vista energetico in modo da evitare le conseguenze che si sono registrate negli anni passati a seguito della crisi provocata dal conflitto in atto in Ucraina. Nel bilancio – ha aggiunto – continuiamo a prevedere circa 30 milioni per gli investimenti per opere che si stanno realizzando e per le altre messe in cantiere. Infine per quel che concerne le spese correnti, continueremo a garantire i servizi ai cittadini”.
Anche in questo caso non sono mancate le contestazioni da parte dell’opposizioni. “Si tratta di un bilancio – ha sottolineato tra l’altro il consigliere Pietro Paolo Di Perna – che certifica ciò che è questa amministrazione. Che non fa nulla di straordinario, tanto è vero che dal bilancio si evincono due grandi voci. Una è rappresentata dal recepimento e dalla sistemazione degli ingenti finanziamenti ereditati dalla precedente amministrazione, mi riferisco in particolare ai fondi Pnrr e l’altra è data dall’evidenza formale del pagamento di oltre 450mila euro di rate di mutuo. Un bilancio che non giustifica la presenza di dieci persone in Giunta, che percepiscono indennità di funzione altissime. E poi – ha detto infine – è un bilancio che non dà una visione chiara dell’intero anno e che vedrà il Consiglio impegnato ad esprimersi per numerose variazioni”.
Palpabili in Aula anche le tensioni all’interno del PD, venute fuori neanche troppo velatamente nell’intervento di Marco Amendola. “L’amministrazione ha dimostrato di avere una visione concreta – ha detto – Ed è straordinario vedere una visione diversa dal punto di vista tecnologico, ma anche sportivo. Spero che a breve si risolva anche la questione delle soste blu”. Bene dunque, ma da Amendola – che ha spiegato in Aula di essersi tesserato nel PD, ma di essere in attesa di validazione – è poi arrivato un ‘consiglio’ al sindaco Piero Castrataro: quello di non trascurare le vicende politiche. “Perché mi auguro – ha detto – che questa amministrazione non solo termini il mandato, ma costruisca anche il quinquennio successivo. Testa più del cuore in questa fase per governare i processi politici. Perché dai ‘rumors’ che arrivano mi sembra di rivivere un po’ la situazione del 2015 quando determinate forzature crearono problemi e interruzioni. Direi stesso autore, stesse probabili conseguenze che vanno scongiurate, continuando a mettere al centro, come il sindaco sta facendo, l’interesse della città”.
Al termine della lunga discussione il bilancio di previsione è passato con 20 voti favorevoli e 3 contrari.
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