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La sentenza del tribunale di Ancona a seguito dell’episodio accaduto nell’autunno scorso. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri e processato. Da mesi risulta irrintracciabile


JESI. L’autunno scorso era entrato nella chiesa delle Grazie di Jesi, in provincia di Ancona, e certo di poter agire lontano da occhi indiscreti, aveva imbrattato alcuni dipinti, distrutto la statua di Padre Pio e poi aveva rubato un microfono, un lumino votivo e un caricabatteria per organo. Le telecamere di sicurezza ripresero tutto e venne arrestato dai carabinieri.

Ora per il vandalo, nato a Isernia e residente a Monte San Vito, è arrivata la condanna del Tribunale di Ancona a 2 anni e 8 mesi per imbrattamento e deturpamento di beni culturali, danneggiamento, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Era difeso dall’avvocato Marco Subiaco.

Come riporta ‘Il Resto del Carlino’ dopo il raid il molisano era finito in carcere, poi era stato rimesso in libertà con l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza ma ha lasciato Monte San Vito poco dopo e non si sa che fine abbia fatto. In udienza, infatti, non si è presentato.