“È il secondo autobus che va in fiamme in pochi mesi, e il quinto grave incidente in soli cinque mesi. Possibile che nessuno si renda conto della gravità della situazione?”: l’allarme di Faisa-Cisal, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Autoferro


CAMPOBASSO. “Ancora un incidente, ancora un autobus che prende fuoco. Questa volta, per fortuna, il rogo è divampato a fine turno, senza passeggeri a bordo, evitando una tragedia annunciata. Ma il dato resta allarmante: è il secondo autobus della SATI che va in fiamme in pochi mesi, dopo quello di San Felice del Molise dello scorso ottobre, e il quinto grave incidente in soli cinque mesi. Possibile che nessuno si renda conto della gravità della situazione? Dove sono i controlli?”. Così in una nota i sindacati Faisa-Cisal, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl Autoferro a poche ore dal fatto di cronaca che ha visto un autobus andare in fiamme a Castelmauro.

“Siamo al paradosso! – scrivono i sindacati – Mentre la politica e le istituzioni tacciono e fingono di non vedere, continua il martirio degli autisti che vengono sospesi e puniti per il solo fatto di rispettare la legge e le norme di sicurezza. Chi invece dovrebbe garantire un servizio pubblico sicuro e dignitoso, chi dovrebbe vigilare sulla manutenzione e sulla sicurezza dei mezzi, continua a restare immobile”.

“Il trasporto pubblico in Molise è al collasso, e l’unico motivo per cui ancora funziona è il sacrificio di autisti sottopagati, senza stipendio, ricattati, sospesi e umiliati. Sono loro, ogni giorno, a garantire un servizio essenziale, costretti dalle aziende a mettere a rischio la propria sicurezza e quella dei passeggeri”.

“Chiediamo risposte immediate e interventi concreti da parte delle istituzioni. Non possiamo più permetterci di contare solo sulla fortuna per evitare una strage. La sicurezza dei cittadini e dei lavoratori deve essere una priorità, non un optional”, chiosano dalle segreterie sindacali.