L’intervento del capogruppo di Alleanza per il Futuro: “Il governo nazionale e quello regionale stanno tamponando i danni”


ISERNIA. Il futuro della Gigafactory a Termoli anima il dibattito anche a Isernia. Sulla questione si registra anche l’intervento di Giovancarmine Mancini, vicepresidente del Consiglio Comunale e capogruppo di Alleanza per il Futuro, che replica alle recenti affermazioni del sindaco. “Castrataro e compagni dimenticano che sulla Gigafactory il loro centrosinistra, movimento 5 stelle e partito democratico prima di tutti, ha gravi responsabilità – afferma – La fusione tra ‘l’italiana’ Fca e la francese Psa, infatti, risale al gennaio 2021, al Governo Conte II. Nonostante fosse chiaro cosa stesse accadendo e nonostante interrogazioni parlamentari per tentare di comprendere le ragioni del mancato ingresso di Cassa depositi e prestiti (Cdp) con una quota pari a quella detenuta dallo Stato francese, allo scopo di garantire che gli stabilimenti industriali italiani e la filiera automobilistica nazionale fossero al sicuro in caso di ristrutturazioni, il loro governo rimase sordo. E come se non bastasse non ritenne opportuno esercitare il Golden Power, strumento essenziale per tutelare gli asset strategici nazionali da acquisizioni straniere potenzialmente dannose”.

Nel febbraio 2022, quando il Copasir aveva evidenziato uno squilibrio azionario a favore della Francia e aveva invitato Cdp a entrare nel capitale di Stellantis “il mancato intervento tramite Golden Power aggravò la vulnerabilità dell’industria italiana dell’auto – ricorda Mancini _ La sinistra al governo preferì puntare sul settore dei banchi a rotelle anziché rilanciare quello automobilistico. I danni, pertanto, sono stati compiuti dalla scellerata gestione dell’industria nazionale da parte della sinistra. Oggi il Governo nazionale e quello regionale con a capo il Presidente Roberti sono impegnati a tamponare i danni creati dai riferimenti politici di Castrataro e compagni vari che farebbero bene a tacere”.