La coppia venne arrestata nell’estate del 2017 a Cassino. Le perizie hanno dimostrato che non erano loro le persone riprese dalle telecamere


CASSINO/VENAFRO. Nell’estate del 2017 vennero arrestati con l’accusa, pesante, di aver rubato monili d’oro del valore di circa 50mila euro in una gioielleria di Cassino. Oggi, a distanza di più di sette anni da quell’episodio, è arrivata l’assoluzione per due giovani venafrani.

La coppia, una ragazzo e una ragazza – entrambi 23enni all’epoca dei fatti – è stata difesa dagli avvocati Gianluca Giammatteo e Anna Di Meo.

Un lungo dibattimento, quello celebrato in tribunale a Cassino, che ha visto la deposizione di numerosi testimoni e consulenti tecnici, i quali hanno dimostrato in modo inequivocabile che le persone riprese dalle telecamere di sorveglianza non corrispondono ai ragazzi arrestati pochi giorni dopo il furto.

In particolare, i consulenti tecnici della difesa, attraverso una precisa perizia antropometrica, hanno ricostruito la scena del crimine e hanno dimostrato l’incompatibilità della tesi accusatoria con i fatti reali, evidenziando elementi oggettivi che hanno contribuito al verdetto di assoluzione.

A ‘incastrare’ i due ragazzi erano state infatti proprio le telecamere di sorveglianza a della gioielleria.

Deb.Div.