Contraria la posizione del capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pilone, che ha auspicato che il provvedimento diventi norma
CAMPOBASSO. No al Ddl sicurezza, questa mattina, il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato a maggioranza, una mozione che impegna la sindaca Marialuisa Forte e la sua giunta a intraprendere iniziative urgenti, anche in collaborazione con altri Comuni e in sede Anci, contro l’approvazione del provvedimento.
Primo firmatario della mozione è stato il consigliere comunale Bartolomeo Terzano, di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha aperto il suo intervento in aula citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Terzano ha sottolineato come fenomeni autoritari stiano prendendo il sopravvento in alcuni Paesi, travisando i valori di democrazia e libertà. Ha inoltre evidenziato segnali preoccupanti nel panorama ecologista, sociale e politico, come l’inquinamento, la riduzione dei diritti di cittadinanza e l’arroganza politica.
«Il Ddl Sicurezza criminalizza il dissenso ecologico e sociale, colpendo chi lotta per diritti fondamentali come il lavoro, la casa e la salute” ha dichiarato il consigliere di maggioranza, esprimendo preoccupazione per l’articolo 31 del DDL, che obbliga università ed enti di ricerca a collaborare con i servizi segreti, violando il diritto alla privacy e trasformando le università in spazi di sorveglianza.
Durante il suo discorso, Terzano ha sottolineato l’urgenza di riflettere sulle difficoltà dei migranti climatici e di guerra, troppo spesso criminalizzati anziché accolti. Ha denunciato la repressione sistematica delle lotte sociali, ambientaliste e pacifiste, invitando all’unità e alla solidarietà per fermare la deriva autoritaria.
Il presidente del Consiglio ora dovrà trasmettere il documento votato questa mattina al Governo e ai gruppi parlamentari. L’invito alla sindaca Forte invece è quello di intraprendere iniziative contro l’approvazione del provvedimento “repressione” in Senato.
Opposta, sull’argomento, la posizione del capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pilone, che ha votato contro la mozione, auspicando che il disegno di legge diventi norma.
“Quando durante manifestazioni pubbliche ed in luoghi pubblici vediamo scene di violenza che si concretizzano in atti vandalici contro persone e cose, sia pubbliche che private, gli autori di questi atteggiamenti criminosi vanno puniti senza se e senza ma – le parole del consigliere di minoranza – Il disegno di legge mira a fare chiarezza, anzi a garantire i diritti, quelli veri, quelli delle persone che hanno sudato per mettere su un’attività commerciale, un negozio e che per colpa di quattro ‘imbecilli’, se lo vedono distrutto. La tua libertà di manifestare – ha concluso Pilone – finisce quando inizia la mia di andare a lavorare, di portare mio figlio a scuola, di andare a sostenere un concorso per il quale mi sono preparato da mesi e anche più e non devo essere bloccato da te che ti stendi per terra, quindi sequestrandomi e precludendo il mio passaggio, per tutelare un principio o un valore che, seppur legittimo, non può ostacolare la mia libertà”.