Bene quelle guidate da donne, poche invece le nuove imprese che vedono in campo i giovani
CAMPOBASSO/ISERNIA. Il Molise e le start up innovative: un panorama che mostra segnali incoraggianti di crescita, pur evidenziando alcune criticità rispetto alla media nazionale. Questo quanto emerge dal focus realizzato data DataView, il nuovo servizio di informazione economica sviluppato dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, la Camera di Commercio del Molise
Le infografiche pubblicate dal Centro Studi Tagliacarne evidenziano come l’indice del numero di start-up innovative per 100.000 abitanti nella regione è pari a 23,9, posizionando il Molise al quarto posto nella classifica regionale, in lieve calo rispetto al 2023, quando la posizione era la seconda. Il miglior piazzamento tra il 2022 e il 2024 risale proprio al 2023, segno di una fase di sviluppo che necessita di continuità e sostegno per consolidarsi ulteriormente.
Un dato particolarmente positivo riguarda l’incidenza delle start-up femminili, che rappresentano il 27,5% del totale, il valore più alto a livello nazionale. Anche la crescita complessiva del settore è significativa: tra il 2016 e il 2024, il numero di start-up innovative in Molise è aumentato del 245%, un dato che colloca la regione al secondo posto in Italia per crescita percentuale.
Tuttavia, emergono alcune difficoltà. Le start-up giovanili rappresentano solo il 15,9% del totale, una percentuale che colloca la regione al tredicesimo posto nella graduatoria nazionale. Inoltre, il Molise si posiziona al ventesimo posto per la quota di start-up con un capitale di almeno 10.000 euro, che si attesta al 15,9%, segnalando possibili difficoltà nell’accesso ai finanziamenti.
Il 17,4% delle start-up innovative molisane, infine, è costituito da start-up innovative ad alto valore tecnologico in ambito energetico, un dato che colloca la regione al settimo posto a livello nazionale.