Si tratta dell’84esimo libro proposto in tale modalità per il recordman molisano: dedicato, questa volta, al Presidente Sergio Mattarella
CAMPOBASSO. Michele Santelia, recordman campobassano famoso per le sue riscritture di opere letterarie internazionali al contrario, ‘colpisce ancora’. Anche quest’anno si è cimentato nell’opera titanica di riprodurre un testo iconico in tale modalità, digitando contemporaneamente su quattro tastiere bianche di computer, senza vedere il videoterminale durante la digitazione. Il titolo di tale sua ultima fatica stavolta è ‘Platone e il Mito di Atlantide Backwards’.
L’opera, iniziata il 18 novembre 2024 e terminata l’8 febbraio 2025, comprende i dialoghi di Timeo, di Crizia, La Repubblica, dove il grande filosofo greco ha parlato della esistenze di tale mitica civiltà; inoltre al Santelia è piaciuto inserirvi un altro componimento di Platone, ossia il Politico, proprio in ossequio alle motivazioni che lo portano da sempre a scrivere al Contrario, ossia “contestare con forte spirito di abnegazione un mondo che paradossalmente va alla rovescia”.
Santelia ha dedicato quest’ultimo lavoro, “con grande commozione ed emozione”, al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. L’autore, spiega, è infatti rimasto colpito “dal modo in cui il nostro Presidente si rivolge agli italiani in tutti i suoi discorsi, auspicandoci sempre un mondo migliore, una Società più pulita, senza crimini, senza violenze e femminicidi, con più lavoro per i giovani, con città senza barriere architettoniche, uno status sociale più equo, senza disuguaglianze, un rispetto più concreto verso la natura e tutto ciò che ci circonda”.
L’autore ha assemblato e rilegato personalmente l’Opera con cuoio molto massiccio e decorato con borchie antichizzate. Al centro della Copertina, in legno massiccio, campeggia, in tutta la sua bellezza la ‘Croce di Atlantide’. Si crede che tale amuleto, che gli antichi Egizi trasformarono nell’Ankh, o Croce della Vita, fosse originariamente un simbolo di vita e immortalità e veniva impiegato per equilibrare ed armonizzare il campo energetico dell’uomo. Secondo tali antiche credenze o leggende dell’antichità classica, la Croce di Atlantide era di derivazione molto anteriore all’età egizia, quindi poteva essere appartenuta alla civiltà di Atlantide. Ovviamente, potrebbe essere solo una leggenda, ma l’autore ne è rimasto affascinato ed ipnotizzato, e ha scelto questo simbolo da riportare in tutta la sua bellezza e maestosità sulla copertina della sua opera.