La storia di Gerardo, operato con successo dallo staff del reparto per un delicato aneurisma: “Mi avete fatto sentire protetto e al sicuro, grazie di cuore”


CAMPOBASSO. Umanità e professionalità: dall’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso arriva una storia di buona sanità, una delle tante a cui è giusto dare voce, per ricordarsi cos’è che conta veramente in corsia.

Il racconto inizia in Chirurgia Vascolare, dove Gerardo, un paziente 64enne seguito da anni dal dottor Luca Iorio per un aneurisma alla vena aorta addominale, si è sottoposto a un intervento di angioplastica, dopo un inaspettato ingrossamento della dilatazione, tenuta fino a quel momento sotto controllo farmacologicamente. Ancora sotto il ‘livello di guardia’, ma sufficiente a mettere in allarme il responsabile del reparto. Un’operazione di routine, resa complicata da una serie di altre patologie di cui Gerardo soffre, prima tra tutte un’allergia ai farmaci che rendeva difficoltosa e rischiosa l’anestesia.

Così, in tempo record, la ‘macchina’ si è attivata per intervenire quanto prima. Nel giro di pochi giorni il ricovero, poi l’inizio della copertura per poter procedere all’intervento in tutta sicurezza. Il giorno dell’operazione, in poche ore, grazie alla perizia dei dottori e dello staff, tutto si è risolto per il meglio e ora Gerardo può tornare alla sua vita di sempre, guarito da quell’aneurisma che era diventato una vera e propria ‘bomba a orologeria’. Per la felicità sua e la tranquillità dei suoi cari.

“Voglio dire un enorme grazie ai dottori Lucia Cucciolillo, Mario Masturzo, Marisa Straqualursi e in particolare al dottor Luca Iorio, per la professionalità e l’umanità che hanno dimostrato verso di me e gli altri pazienti che ho conosciuto in questi giorni di ricovero – ha fatto sapere Gerardo – Non solo a loro, ma a tutto lo staff del reparto di Chirurgia vascolare ed endovascolare. Mi siete stati vicini, mi avete fatto sentire protetto e al sicuro, e ci avete trattato sempre con grandissima dignità e rispetto. Ora torno a casa con l’animo più leggero, ma vi porto tutti con me nel cuore. Grazie ragazzi, siete l’esempio della buona sanità”. A dimostrazione del fatto che sono i medici e gli operatori sanitari, nella loro quotidianità, a fare davvero la differenza per i pazienti.

Pierre