Oggi l’audizione in Parlamento per illustrare le prospettive del settore automobilistico, in Molise e in Italia
CAMPOBASSO. Dalla gigafactory di Termoli alla 500 Ibrida in arrivo a Mirafiori che punta ad arrivare sul mercato entro novembre, alle novità che riguardano le fabbriche italiane di Stellantis. Tante le informazioni fornite dal presidente John Elkann durante l’audizione in Parlamento, alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato.
Riguardo il futuro di Termoli Elkann ha ribadito il suo impegno nel sostegno finanziario della joint venture Acc e che comunicherà il suo piano nel 2025: resta aperta a studiare la realizzazione della Gigafactory per le batterie. “In attesa che Acc renda noto il suo piano, ci siamo mossi in anticipo, affiancando alla produzione di motori termici i cambi per le auto ibride”.
“Il 2025 sarà un anno difficile, con speranze di un miglioramento in futuro legate anche alla commercializzazione della 500 ibrida, che però arriverà solo il prossimo anno – ha quindi aggiunto – I concorrenti cinesi sono molto capaci e abbiamo molto da imparare da loro. Elemento fondamentale sono le batterie che pesano per il 40% del costo di una vettura a zero emissioni. In Stellantis riteniamo di poter fare le nostre auto con batterie che compriamo da fornitori asiatici, batterie che magari domani potranno produrre in Europa”.
Su queste prospettive, però, restano forti incognite: “Una Gigafactory – ha affermato Elkann – consuma dieci volte l’energia di uno stabilimento di automobili e l’Italia ha costi di energia 5 volte superiori alla Spagna. Per questo la gigafactory di Termoli è stata messa in stand by: “I nostri soci in ACC hanno dichiarato che preferiscono temporeggiare, dare priorità sull’unica gigafactory in Francia sulla quale il governo ha messo risorse estremamente importanti”. Elkann si è rivolto all’Europa auspicando che “non si creino vincoli che obbligano clienti a comprare un’automobile che i clienti non vogliono”. “Le imprese vogliono certezze, perché queste rendono più facile il nostro mestiere”.
Alle dichiarazioni di Elkann hanno fatto seguito le reazioni dei sindacati. “Da Stellantis arrivano solo conferme sulla linea dei cambi, mentre per la gigafactory di ACC siamo ancora fermi alle valutazioni. Il presidente John Elkann, in audizione alla Camera, ha ribadito che i costi energetici in Italia sono cinque volte superiori rispetto ad altri paesi europei, ma questo non può essere un alibi per rimandare investimenti e strategie”. Lo afferma Uilm Termoli. sottolineando l’urgenza di “azioni immediate e interventi concreti per garantire un futuro all’automotive in Italia e nello specifico in Molise”.
“Non possiamo più permetterci annunci a metà o promesse rinviate. I lavoratori di Termoli e di tutto il comparto meritano risposte concrete e piani industriali chiari. Il tempo passa e il rischio è che il nostro territorio venga lasciato indietro – avverte Uilm – servono investimenti, nuove produzioni di motori e prospettive certe per i lavoratori e per le loro famiglie. Meno parole, più fatti: il destino di Termoli non può restare sospeso”.