Presentate oggi le prime valutazioni tecniche che porteranno alla stesura del Peba
di Pietro Ranieri
ISERNIA. La legge 13/89 è un importante strumento legislativo che disciplina l’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche in Italia. Il Decreto Ministeriale 236/89, che attua la normativa, fornisce specifiche indicazioni tecniche e dimensionali per garantire l’accessibilità degli edifici e degli spazi privati. Entrambe le norme pongono l’obbligo di garantire l’accessibilità e la visitabilità degli edifici e degli spazi comuni, nonché di assicurare l’adattabilità delle parti e delle componenti per le quali non è richiesta l’accessibilità o la visitabilità. Per perseguire questo obiettivo, gli enti locali possono dotarsi di uno specifico documento denominato Peba, cioè il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Uno strumento che a Isernia mancava da quasi quarant’anni e la cui stesura oggi è più vicina di un altro importante passo.
Questo pomeriggio sono state infatti presentate le prime valutazioni tecniche, condotte dal team guidato dall’architetto Stefano Maurizio, che porteranno proprio alla redazione – e conseguente auspicata approvazione – del Peba. Il Comune di Isernia, per la prima volta, ha avviato la redazione del documento, che il sindaco Piero Castrataro ha definito “uno strumento fondamentale per progettare e pianificare gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi pubblici”.
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“Per farlo – ha proseguito Castrataro – abbiamo bisogno del contributo di tutti, in primis delle Associazioni, in particolare di quelle si occupano di disabilità, che operano sul territorio. Con loro si sono interfacciati oggi gli esperti chiamati a stilare il Peba, perché il percorso è solo all’inizio e non può prescindere dalla collaborazione e dalla partecipazione di tutti. L’obiettivo finale – ha aggiunto – è quello di una città più accessibile e a misura di tutti. Per arrivarci dobbiamo percorrere una strada che non è solo tecnica, ma soprattutto culturale e di sensibilizzazione. Abbiamo messo un piccolo mattone, dobbiamo costruirci una casa intorno e sono certo di poter contare su ognuno di voi. Il risultato da raggiungere è troppo importante!”, ha concluso Castrataro.
Da questa prima analisi, il dato che emerge su Isernia è una buona accessibilità degli edifici, mentre invece ancora sussistono criticità più o meno gravi nel comparto strade, viabilità e marciapiedi. Presenti all’incontro anche l’architetto Maurizio, che ha enunciato i risultati di questa prima fase di studio, e l’assessore alle Politiche sociali Leda Ruggiero. “Ci tengo a ringraziare Oriana Lauducci – ha detto – perché è stata lei che mi ha cercata e mi ha spronata a perseguire questo obiettivo, dicendomi una frase che mi ha colpito molto: ‘Io tra vent’anni voglio che mia figlia possa vivere e muoversi liberamente nella sua città’. Ed è l’obiettivo che, come amministrazione, abbiamo voluto porci non solo per lei ma per tutte le persone con disabilità, per rendere Isernia più accessibile, inclusiva e a dimensione umana”. Oriana è la mamma di Giorgia, piccola grande ‘guerriera’ conosciutissima a Isernia che con i suoi passi di danza ha dimostrato come si possa superare qualunque barriera, soprattutto quelle del pregiudizio.