L’esperta Francesca Capozza invita a riflettere partendo da alcune considerazioni cruciali


R.Francesca Capozza*

ISERNIA. Soffrire nel corpo, nella mente, nell’anima è una esperienza che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella sua vita. Il dolore appare una condizione che non è possibile evitare o rifuggire in effetti, ma affinché non divenga fulcro o gabbia della propria esistenza, è possibile affrontarlo fino a sublimarlo. Ecco alcune considerazioni cruciali su cui riflettere per poter ripartire.

Francesca Capozza
  1. Il dolore che stai vivendo non è per sempre: inquadra la tua sofferenza in una fase che, come ha avuto un inizio, avrà anche una fine. Percepirsi in divenire, anziché in una situazione fissa e immutabile, alleggerisce e dona fiducia, coraggio e proattività.
  2. Parla del tuo dolore, ma non troppo: dedica un tempo minimo per parlarne con chi vuoi e poi parla di tutt’altro. Tu sei molto altro oltre al tuo dolore, dai spazio ad altri pensieri nella tua mente e ad altre azioni nella tua quotidianità e pian piano l’ombra della sofferenza si ridurrà anziché ingigantirsi. Più ti crogioli nel tuo dolore, più ne parli, più ti senti senza vie d’uscita, più soffri
  3. Diventa consapevole di ciò che di utile questa sofferenza ti sta insegnando e portando nella tua vita. Cosa hai imparato su di te? Cosa sul rapporto con gli altri? Cosa ora è importante per te? Cosa invece inutile e pesante?
  4. Ricordati che le persone o gli eventi non governano le tue emozioni e i tuoi pensieri. Il potere di farlo ce l’hai sempre tu. Allora dai loro una direzione positiva!
  5. Spezza le trappole mentali. Se finora il tuo modo di pensare, e quindi poi agire, ti porta dolore, non puoi sperare che magicamente vada via se non trovi tu altre soluzioni, ovvero nuovi modi di pensare e nuovi comportamenti. Perseverare in modalità disfunzionali non è mai una buona soluzione
  6. Spazio alla creatività con cui inventare opportunità per te piacevoli ogni giorno
  7. Fai progetti e pian piano concretizzali
  8. Coltiva buoni legami e pota quelli tossici
  9. Stop alla rimuginazione e ai sensi di colpa che appesantiscono e tolgono speranza e vitalità. Non servono a nulla e non ti aprono alla rinascita
  10. Valorizza quello che hai, le tue risorse, qualità e affetti sinceri
  11. Non ti chiudere nel rancore e nella vendetta, sentimenti che uccidono innanzitutto te, mentre tu invece hai bisogno di rinascere, facendo entrare in te solo sentimenti ed emozioni che nutrono;
  12. Coltiva il bello e il buono in te, negli altri, nel mondo.

*psicologa, psicoterapeuta, specialista in Psicologia della Salute