Il sindaco di Agnone: “Il piano presenta numerose criticità strutturali. Il nuovo disegno ignora completamente le specificità socio-demografiche delle diverse aree molisane”


AGNONE. “Esprimo la più ferma opposizione alla decisione della Regione Molise di accorpare il nostro Ambito a quello di Isernia, come previsto dal Piano Sociale Regionale 2025-2027. L’accorpamento non rappresenta una semplice riorganizzazione amministrativa, ma un vero e proprio attacco all’autonomia dei nostri territori e, soprattutto, un grave pregiudizio ai diritti dei cittadini più vulnerabili della nostra comunità”. Dura la presa di posizione del sindaco di Agnone Daniele Saia, all’indomani del via libera al piano da parte della Giunta regionale.

“Come già evidenziato nelle nostre precedenti comunicazioni alla Regione, il piano presenta numerose criticità strutturali – evidenzia Saia – assenza di una visione strategica regionale, disconnessione tra analisi territoriale e azione programmatoria, mancanza di una pianificazione territoriale differenziata e trattamento uniforme di tutti gli ATS. Il nuovo disegno ignora completamente le specificità socio-demografiche delle diverse aree molisane.

Vogliamo denunciare un aspetto particolarmente allarmante, che potrebbe avere conseguenze devastanti per i nostri concittadini più fragili: con l’accorpamento degli Ambiti, verranno istituite graduatorie di merito uniche per l’intero nuovo Ambito Isernia-Agnone per l’accesso ai servizi destinati ad anziani e disabili.

Questo significa che i cittadini dell’attuale Ambito di Agnone dovranno competere con quelli dell’Ambito di Isernia, un’area con caratteristiche demografiche completamente diverse e con un bacino d’utenza significativamente maggiore. Il rischio concreto è che nessun destinatario residente nel territorio di Agnone riesca ad accedere ai servizi essenziali di cui ha diritto.

In aree interne come le nostre, caratterizzate da un elevato indice di vecchiaia e da una dispersione abitativa significativa, l’accesso ai servizi socio-assistenziali non è un lusso ma una necessità. Siamo di fronte a un’ingiustizia che penalizza ulteriormente territori già svantaggiati dalla carenza di infrastrutture e servizi.

La Regione Molise, con questa decisione, dimostra di ignorare completamente le peculiarità dell’Alto Molise e di voler imporre un modello di gestione che sacrifica le aree interne sull’altare di una presunta efficienza amministrativa, che in realtà nasconde solo tagli ai servizi essenziali”.

Da qui le rechiesta alla Regione di rivedere immediatamente questa decisione, prevedendo il mantenimento dell’autonomia dell’Ambito Territoriale Sociale di Agnone. In caso di accorpamento, l’istituzione di graduatorie separate per i servizi destinati ad anziani e disabili, o quantomeno quote riservate per area territoriale. Si chiede anche un”a revisione complessiva del Piano Sociale Regionale che tenga conto delle specificità territoriali e garantisca una distribuzione equa delle risorse.

“Non permetteremo – ha concluso Saia – che i nostri anziani e le persone con disabilità vengano considerati cittadini di serie B”. La battaglia per la difesa dei loro diritti è la battaglia per la sopravvivenza stessa delle nostre comunità”.