L’indagine condotta tra marzo e aprile da Fadoi. Mancini: “La rete territoriale fatica a reggere il passo con i bisogni della popolazione”
CAMPOBASSO/ISERNIA. La metà dei reparti ospedalieri molisani di medicina interna è in ‘overbooking’. Questo quanto emerge dall’indagine condotta tra marzo e aprile dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri, su 216 unità operative in tutte le regioni italiane.
Lo studio evidenzia, inoltre, la carenza cronica di personale in quasi il 100% delle unità operative. Nelle medicine interne, osserva la Fadoi, si può dire che la sottoutilizzazione dei posti letto sia un fenomeno inesistente, visto che nessuna delle unità operative ha un tasso di utilizzo inferiore al 50% e nessuna tra il 51 e il 70%.
“I dati della survey Fadoi – commenta all’Ansa la presidente di Fadoi Molise, Concetta Mancini – confermano ciò che i medici internisti del Molise vivono quotidianamente nei reparti: una sanità ospedaliera sotto pressione e una rete territoriale che fatica a reggere il passo con i bisogni della popolazione. A farne le spese – aggiunge – sono soprattutto gli anziani e i pazienti cronici, ma a rimetterci sono anche i professionisti sempre più stremati e senza il tempo di fare ricerca clinica. E’ evidente che una quota rilevante di ricoveri, circa il 25%, potrebbe essere evitata con una rete territoriale più solida.
Serve una vera integrazione ospedale-territorio, basata su risorse stabili, professionalità valorizzate e strutture funzionanti. Le Case di Comunità rappresentano un’opportunità importante ma – conclude – solo se dotate di personale adeguato, capace di garantire cure sicure, continue e di qualità”.