Oltre cinquanta i volontari che hanno aderito all’iniziativa di Plastic Free a Cercemaggiore
CERCEMAGGIORE. Oltre cinquanta i volontari che hanno aderito all’iniziativa di Plastic Free che ha consentito di raccogliere circa 200 chili di rifiuti nelle campagne di Cercemaggiore.
Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il protocollo d’intesa quinquennale tra il Comune di Cercemaggiore e Plastic Free Onlus, alla presenza del Sindaco Gino Donnino Mascia e il Referente regionale Giuseppe Fabbiano, per rinnovare una collaborazione già in essere e gettare le basi per nuove iniziative.
Questa mattina Cercemaggiore si è risvegliata con una folta partecipazione di volontari per la passeggiata ecologica, organizzata dalla referente locale Samanta Stabile con la preziosa collaborazione del Comune di Cercemaggiore e della Proloco di Cercemaggiore. Circa 50 partecipanti armati di guanti e tanta buona volontà si sono cimentati nella prima passeggiata Plastic Free e il risultato, purtroppo, non ha deluso i partecipanti: pneumatici abbandonati, carcasse di auto e rifiuti di varia natura per un totale di circa 200 kg.
“A pochi giorni dalla maxi bonifica di oltre 120 pneumatici abbandonati, che ha interessato le aree limitrofe al capoluogo ed alla quale ha partecipato anche Plastic Free Molise, sta a dimostrare che il nostro territorio non è esente da inciviltà e inquinamento – evidenzia l’associazione in una nota – Il cambiamento auspicato parte dal basso, dalle azioni quotidiane, dalle sensibilizzazioni e anche da iniziative come queste, con lo scopo di creare una ‘massa critica’ e di modificare i comportamenti; al tempo stesso, però, è necessario un intervento massiccio degli organi preposti attraverso sanzioni adeguate verso coloro che si macchiano del reato di abbandono (perché l’abbandono di rifiuti, secondo l’art. 255 del Testo Unico Ambientale, è un reato contravvenzionale punito con l’ammenda).
Per questo motivo solamente insieme si riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati e solamente uniti riusciremo a cambiare le sorti del nostro Pianete, perché non esiste un piano b”.