Sono state usate le nuove mesh in polipropilene titanizzato di ultima generazione
TERMOLI. Chirurgia ginecologica mini-invasiva: al San Timoteo di Termoli è stato eseguito con successo il primo intervento chirurgico con tecnica Pelvic Organs Prolapse Suspension, utilizzando le nuove mesh in polipropilene titanizzato di ultima generazione.
La tecnica POPS , permette di risolvere contemporaneamente il prolasso di vescica, utero e retto e si esegue in laparoscopia o in chirurgia robotica, si esegue attraverso il posizionamento di una rete biocompatibile che correggere il prolasso degli organi pelvici conservando, però, l’utero stesso che con le tecniche tradizionali viene generalmente asportato e rappresenta, quindi, un significativo passo avanti rispetto agli approcci tradizionali. Tale metodica ha una durata media di 120 minuti e richiede una degenza post operatoria in genere di 2-3 giorni, consentendo, quindi, una rapida ripresa funzionale e un ritorno precoce alle attività quotidiane.
“Il grande vantaggio della tecnica POPS – spiega l’Asrem in una nota – è la conservazione dell’utero, organo che, anche se prolassato, è quasi sempre sano; con tale metodica non viene asportato, ma riportato nella giusta posizione, continuando così a svolgere importanti funzioni fisiologiche anche nelle donne in menopausa. Con la tecnica POPS l’asportazione dell’utero non è più una condizione necessaria in molti casi.
L’intervento è stato eseguito in Laparoscopia praticando 3 piccole incisioni di 1 cm attraverso le quali è stata posizionata nell’addome della paziente una nuova rete in polipropilene titanizzata a forma di V, chiamata Mesh che, ancorata a utero, vagina e organi pelvici interessati ha consentito di correggere contestualmente, in un unico intervento chirurgico, il prolasso della vescica e dell’utero, rpristinando l’anatomia e funzionalità degli organi pelvici.
Le nuove mesh titanizzate utilizzate, messe prontamente a disposizione dalla Direzione Aziendale, si distinguono per l’impiego di un materiale composito ad alte prestazioni, che unisce i vantaggi del polipropilene e del titanio: resistenza, elasticità, maneggevolezza, leggerezza ed eccellente biocompatibilità.
Questo si traduce in una procedura più sicura, efficace e meno invasiva, grazie a: Minore rischio di retrazione del materiale (shrinkage); Rapida integrazione tissutale; Ridotta percezione di corpo estraneo, Ottimizzazione dei tempi chirurgici e riduzione dei costi Minore quantità di materiale impiantato”.
L’intervento è stato eseguito dall’equipe chirurgica composta da Vincenzo Biondelli e da Saverio Flocco, in collaborazione con l’equipe medica dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo: Maria Grazia Conte, Anna Di Siena, Elvira Fiadino, Giorgio Minardo, Muneer Tannous, Paola Sabusco e a tutto il blocco operatorio del san Timoteo
“Con l’introduzione della tecnica POPS- evindenzia infine l’Asrem – l’Ospedale di Termoli si conferma al passo con l’innovazione tecnologica e l’evoluzione della chirurgia pelvica funzionale, offrendo alle pazienti soluzioni moderne, sicure e rispettose della fisiologia femminile”.