Notificato il decreto della Corte dei conti: tutti gli amministratori che componevano l’assise sono stati chiamati a versare nelle casse dell’ente di Palazzo San Francesco una somma complessiva di circa 130mila euro. L’ex sindaco d’Apollonio: “Non si tratta di una sentenza per danno erariale. Abbiamo lasciato i conti in ordine, con un avanzo di circa 20 milioni di euro”


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. La somma complessiva da versare nelle casse dell’ente ammonta a circa 130mila euro. Lo ha stabilito, con proprio decreto la Corte dei Conti, che ha sanzionato  l’ex consiglio comunale di Isernia “per aver concorso con condotte connotate da dolo desunto dalla piena consapevolezza delle gravi irregolarità riscontrate, alla realizzazione di una situazione di completa assenza o di inadeguatezza del sistema integrato dei controlli interni con espresso riferimento al periodo d’interesse 2017-2019”. 

A pagare le multe sono stati chiamati tutti i 42 amministratori che all’epoca dei fatti, componevano l’assise. Sanzioni parametrate “sulla retribuzione lorda mensile da ciascuno percepita, da calcolarsi sulla base della media dell’importo cumulato percepito durante l’intero periodo in cui gli amministratori sono rimasti in carica durante il triennio di riferimento”.

Per questo l’ex sindaco Giacomo d’Apollonio è stato chiamato a versare la somma di circa 27mila euro. Per gli ex assessori le sanzioni variano dai 7mila ai 10mila euro circa. E per gli ex consiglieri si va da un minimo di 400 a un massimo di circa 2mila euro.

Non si tratta di una sentenza per danno erariale. Lo ha precisato l’ex sindaco Giacomo d’Apollonio. “Al contrario – ha detto –  possiamo affermare di aver lasciato i conti del Comune in ordine, con un avanzo di circa 20 milioni di euro, dopo aver affrontato e risolto una complessa situazione debitoria pregressa”.

In sostanza, ogni anno la Sezione regionale della Corte dei conti redige dei report sull’efficacia dei meccanismi di autocontrollo adottati dagli enti locali attraverso appositi regolamenti. Qualora tali report evidenzino carenze nei controlli interni, viene informata la Procura della Corte dei conti, che può richiedere l’applicazione delle sanzioni previste dal Testo Unico degli Enti Locali nei confronti degli amministratori.

“Questo quanto accaduto anche al Comune di Isernia – ha spiegato l’ex primo cittadino – Va inoltre sottolineato, come emerge dallo stesso decreto, che le criticità riscontrate nella struttura dei controlli interni erano già state evidenziate a partire dal 2014, e dunque riguardano anche le amministrazioni precedenti”.