Tredici milioni di euro per i familiari delle vittime dell’eccidio di Fornelli: vittoria morale per la comunità

Questa mattina conferenza stampa dell’amministrazione comunale per la storica sentenza che, dopo una battaglia legale durata 10 anni, ha consentito di ottenere i risarcimenti


FORNELLI. Una vittoria morale per tutta la nostra comunità. Così l’amministrazione comunale di Fornelli ha definito la storica sentenza, arrivata al termine di una battaglia legale durata 10 anni, che ha consentito di ottenere un risarcimento che supera i 13 milioni di euro per i familiari delle vittime dell’Eccidio nazista del 4 ottobre 1943.

La sala convegni del Palazzo Baronale ha ospitato l’incontro con i giornalisti, per tracciare un bilancio di tutto quello che è accaduto negli ultimi anni, a cui hanno preso parte il sindaco di Fornelli Giovanni Tedeschi, l’avvocato Lucio Olivieri – che ha portato avanti in questi anni l’iter giudiziario- l’ex presidente del Tribunale Vincenzo Di Giacomo ed i familiari delle vittime.

Le somme sono state liquidate nelle scorse settimane a una cinquantina di eredi. Il Comune ha ricevuto un risarcimento di oltre 650mila euro. La somma sarà impiegata in larga parte per realizzare “un monumento in ricordo dei martiri di Fornelli – ha concluso ha ribadito  – affinché nessuno dimentichi questa drammatica pagina di storia”.  

Un procedimento lungo e complesso partito nel 2014. Quando L’amministrazione, insieme ai familiari – facendo leva su una sentenza della Corte Costituzionale (la numero 238 del 2014) – decise di ‘rivalersi’ sulla Germania, assistiti dai legali Lucio e Andrea Olivieri, che in questi anni si sono occupati di procedimenti analoghi in diversi tribunali italiani. La sentenza di condanna da parte del Tribunale di Isernia arrivò a dicembre del 2020. Sentenza firmata dal compianto giudice Fabio Papa, oggi ricordato nel corso dell’incontro.

La comunità fornellese attendeva da tempo giustizia per i suoi martiri, vittime della follia nazista. Era il 4 ottobre del 1943 quando vennero uccisi, per rappresaglia, il podestà di Fornelli Giuseppe Laurelli e altri cinque fornellesi: Giuseppe e Vincenzo Castaldi, Celestino e Domenico Lancellotta e Michele Petrarca. Tutto avvenne dopo l’esplosione di una bomba contro due soldati tedeschi che razziavano nei casolari del paese. Uno di loro rimase ucciso, l’altro si salvò raccontando l’accaduto. Da qui la rappresaglia: dovevano morire 10 fornellesi, ma il podestà si immolò salvandone quattro.

Il Comune da quel tragico giorno ogni anno ricorda l’eccidio, una delle pagine più buie per la comunità. Numerose le iniziative che, nel corso degli anni, sono state dedicate alla memoria dei martiri.

 “Un risultato – ha ribadito anche oggi il primo cittadino –  che non lenisce il dolore per una ferita che resta sempre aperta, ma che rappresenta un giusto riconoscimento per i familiari e per l’intera comunità”.

(foto Facebook Comune Fornelli)

Deborah Di Vincenzo