Foto archivio (Ansa)

I dati dell’Agenas


CAMPOBASSO. La prevenzione resta un’arma fondamentale: purtroppo però in continua ad a essere bassa l’adesione ai programmi di screening oncologici della popolazione ‘target’-

Come riporta l’Ansa, la conferma arriva dai dati presentati ieri, dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali nella sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti oncologiche regionali.

Per quanto riguarda gli screening della mammella, i risultati parziali 2024 indicano che su una popolazione target pari a 22.505 residenti, gli inviti sono stati 22.550, 9.225 gli screening di primo livello effettuati.

Bassa adesione anche per gli screening del colon-retto: a fronte dei 43.324 inviti, quelli di primo livello effettuati sono stati 13.324. I numeri non cambiano di molto anche per gli screening della cervice uterina: 17.393 inviti, 4.911 effettuati.

L’Agenas ha effettuato anche l’analisi del livello di attuazione delle Reti oncologiche attraverso i dati raccolti nel 2023. “Rimangono da supportare nella definizione della rete e nella sua successiva attuazione le Regioni Calabria, Molise, Marche, Basilicata e Sardegna in cui – si legge nel rapporto – appaiono evidenti anche dalla mobilità e dalla incompleta risposta al soddisfacimento della domanda interna dei pazienti residenti, i margini di miglioramento dei processi di base della rete e della sua implementazione”.