Nel compito ‘incriminato’ si parlava proprio della fabbrica di campane molisana: “Un piccolo gesto simbolico di vicinanza e supporto”
AGNONE. Un caso che ha fatto molto discutere quello della maestra di Treviso finita al centro delle polemiche per aver lasciato, sul quaderno di un alunno di quinta elementare una nota che lo invitava a stare a casa se avesse avuto intenzione di perseverare nei suoi errori. “Sinceramente sono stufa di correggere innumerevoli verifiche scritte con i piedi, piene zeppe di errori ortografici gravi e di inesattezze. Se la tua idea è di continuare così, per me puoi stare a casa!”, sono le esatte parole dell’insegnante. Un caso che indirettamente tocca il Molise, precisamente Agnone. Perché nel compito si parlava della Fonderia Marinelli. Ed è per questo che l’azienda ha deciso di invitare per una visita il bimbo e la sua classe.
“Sono in molti a sostenere che si sia trattato di un vero e proprio atto di bullismo da parte dell’insegnante – si legge in un post pubblicato su Facebook dalla Fonderia Marinelli – ed è un fatto che ci ha visti indirettamente coinvolti, perché la nostra azienda è citata dal bambino nel compito ‘incriminato’.
Abbiamo così deciso di fare un piccolo gesto simbolico di vicinanza e supporto: invitiamo lui e tutta la sua classe da noi in fonderia, saranno nostri ospiti, e potranno vedere con i loro occhi la nostra fabbrica di campane”.