CAMPOBASSO. “Gli atti parlano chiaro e raccontano l’ennesimo tassello nello smantellamento dell’organizzazione sanitaria pubblica”. Lo evidenzia in una nota il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano in merito all’istituzione della rete regionale per l’ictus, illustrata questa mattina in conferenza stampa dalla struttura commissariale.
“Il Programma Operativo 2023/2025 attualmente vigente stabilisce che il centro di riferimento per la radiologia interventistica sia l’Ospedale Cardarelli di Campobasso. – evidenzia Romano – Nelle more dell’attivazione presso il nosocomio pubblico e fino al reperimento dei radiologi interventisti, si prevedeva che il servizio lo erogasse in via transitoria la Neuromed.
E qui si pone il primo interrogativo: in 12 mesi di vigenza del Programma Operativo (DCA 79/2024), si è accertato che il servizio sia stato effettivamente garantito? Se sì, come si spiegano allora ‘i viaggi della speranza’ verso strutture di fuori regione? Chi ha sbagliato? I medici degli Ospedali pubblici che hanno trasferito i pazienti fuori regione anziché a Pozzilli o la Neuromed che non li ha presi in carico? È stata svolta una verifica per accertarlo? Che la radiologia interventistica dovesse restare al Cardarelli è stato ribadito e confermato anche dal Consiglio regionale con delibera del febbraio 2024 che stabiliva di realizzare al Cardarelli la Stroke di II livello per la radiologia interventistica, preservando Neuromed come riferimento solo per l’ictus emorragico.
Oggi invece si privatizza in tronco anche la radiologia interventistica. Infatti, davvero incredibilmente, oggi che Asrem ha espletato i concorsi, la struttura commissariale, senza ascoltare nessuno e senza alcun confronto, ha stravolto questo assetto e deciso che il centro di riferimento diventi il Neuromed, struttura di eccellenza di cui non si è nemmeno accertata la disponibilità in pianta organica di figure professionali in grado di erogare il servizio 7/7 e h/24, e a cui comunque si continua a non imporre il Pronto Soccorso per l’accesso diretto degli utenti”.
Quindi il secondo interrogativo. “Perché – incalza Romano – questa inversione a U della struttura commissariale, del tutto immotivata? Perché modificare la rete ictus in violazione del PO 2023/2025 e della delibera del consiglio regionale, vanificando anche i concorsi Asrem? Come se non bastasse, il DCA 100 prevede di remunerare queste prestazioni al privato con ulteriori finanziamenti pubblici, oltre il budget attuale di circa 44 milioni di euro, senza nemmeno una stima del costo. Da qui il terzo interrogativo: come può il Tavolo tecnico aver approvato una riforma senza la previsione di impatto finanziario? E, inoltre, a chi e quali discipline sarà sottratto quel budget in più che dovrà servire a remunerare il ‘nuovo’ servizio a Neuromed? In ultimo: la rete delle malattie tempodipendenti continua ad essere viziata da una falla clamorosa: la gestione dei malati cd. politrauma, per i quali solo il ripristino di almeno 2 o 3 posti letto di Neurochirurgia al Cardarelli potrebbe garantire il trattamento. E invece zero, per loro i viaggi della speranza non sono un problema… Come ho già detto, lo ripeto – ribadisce infine – io non sarò complice di questo disastro”.
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