Proposta l’istituzione di un tavolo permanente, per favorire il dialogo tra istituzioni e territorio


CAMPOBASSO. Istituire un tavolo permanente, per favorire il dialogo tra istituzioni e territorio. Lo hanno deciso le segreterie regionali dei partiti di centrodestra, che si sono riunite oggi a Roma per un incontro di coordinamento politico, volto a definire strategie comuni sui principali temi che riguardano il futuro della Regione Molise.

Nella riunione, oltre ai temi dell’attualità, anche un discorso politico, l’allargamento della giunta, per mezzo di una modifica dello Statuto regionale che consentirebbe di portare da 5 a 7 il numero degli assessori. La sponda dalla legge 122/2025 del governo Meloni, che consente alle regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti di aumentare fino a due unità il numero degli assessori. A saldi invariati, che vuol dire che gli amministratori in carica dovrebbero tagliarsi lo stipendio.

“Al centro del confronto odierno – hanno intanto dichiarato i coordinatori di Forza Italia, Claudio Lotito, di Fdi, Filoteo Di Sandro, della Lega, Aldo Patriciello, di Noi Moderati, Fabio Cofelice, dell’Unione di Centro, dei Popolari per l’Italia, Mario Mauro e de Il Molise che Vogliamo – Sono emerse le proposte ed iniziative da adottare sul tema della sanità, con il coinvolgimento dei Ministeri competenti ed è stata affrontata la necessità di sollecitare l’intervento del Ministero dei Lavori Pubblici e trasporti per la soluzione sulle due direttrici stradali principali (Bifernina e Trignina)”.

“L’incontro – hanno rimarcato i leader della coalizione – è servito anche ad attenzionare le criticità legate al sistema agro-alimentare regionale, un comparto strategico per l’economia molisana, oggi messo alla prova da dinamiche complesse e da sfide strutturali. Le forze del centrodestra condividono la necessità di un’azione politica unitaria, concreta e lungimirante, capace di tutelare e valorizzare le eccellenze del territorio. La coalizione si impegna, inoltre, a istituire un tavolo permanente con associazioni di categoria, enti locali, imprenditori e stakeholder dei vari comparti, al fine di rendere strutturale il dialogo tra istituzioni e territori”.