La coppia si era rinchiusa in un bagno del reparto di Emergenza. Entrambi sono stati portati in Questura. Prima di arrivare al Cardarelli avevano creato scompiglio in città
CAMPOBASSO. Momenti di tensione la notte scorsa al Pronto Soccorso del Cardarelli di Campobasso, dove un uomo e una donna – in attesa di essere visitati – hanno molestato utenti e personale. Necessaria la richiesta di intervento delle forze dell’ordine.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno riscontrato che le due persone, già note alle forze dell’ordine per precedenti condotte moleste, si erano entrambi chiusi all’interno del bagno del pronto soccorso.
Per i due si era già reso necessario in serata l’intervento delle volanti in due diverse località di Campobasso: presso l’abitazione dell’uomo, che aveva richiesto al 113 la presenza degli agenti per una lite condominiale che poi si è rivelata avvenuta mesi prima e utilizzata come pretesto dal richiedente per richiamare l’attenzione degli operatori. Dopo poco, l’uomo ha chiesto l’intervento del 118 per un malore ed è stato trasportato al pronto soccorso.
Sempre in serata, la donna aveva arrecato disturbo ad un automobilista in una via del centro cittadino. Intervenuta la volante, i poliziotti hanno riscontrato che la stessa era in stato di alterazione per probabile uso di alcol e, pertanto, si è reso necessario anche in questo caso l’intervento del 118 ed il trasporto al pronto soccorso.
Il comportamento dei due durante la permanenza nella sala d’attesa del pronto soccorso ha fatto sì che nuovamente venisse richiesto l’intervento del 113.
Di conseguenza due pattuglie delle volanti impiegate nel controllo del territorio si sono recate presso l’ospedale cittadino, dove i poliziotti hanno provveduto innanzitutto a far uscire dal bagno del pronto soccorso l’uomo e la donna, i quali, dimostrando da subito un atteggiamento non collaborativo, anche in presenza degli agenti hanno continuato a disturbare l’attività dei sanitari e gli altri utenti. In particolare l’uomo, con fare provocatorio, ha iniziato a riprendere i presenti e l’operato dei poliziotti con il proprio cellulare, minacciando di diffondere il video sui social.
Date le circostanze, per riportare la calma all’interno del pronto soccorso, entrambi sono stati accompagnati in Questura per evitare che la situazione di disturbo degenerasse e per compiere gli accertamenti del caso.




