La presa di posizione del partito, dopo l’ennesimo episodio che si è verificato oggi in Molise, con un autista della linea Termoli-Campobasso aggredito e minacciato


CAMPOBASSO. Trasporti, il Pd del Molise attacca il governo regionale e annuncia un intervento in Consiglio regionale e in parlamento, dopo l’ultimo episodio delle fermate ‘fuori norma’ che si è verificato oggi a Larino, lungo la Bifernina, dove un autista della linea Termoli-Campobasso è stato aggredito, insultato e minacciato, per essersi rifiutato di effettuare una fermata ‘in palese violazione del Codice della strada’, in assenza delle condizioni minime di sicurezza stradale e della segnaletica prevista.

“Mentre diverse organizzazioni sindacali tornano a chiedere, giustamente, risposte al Governo regionale sul tema della sicurezza di pendolari ed autisti del trasporto pubblico molisano, è arrivata, dopo ben otto mesi la risposta alla nostra delegazione parlamentare Pd, che sulle fermate fuorilegge aveva presentato una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha dichiarato il Pd del Molise – Il Mit, seppur all’interno di una risposta tardiva e insoddisfacente, ammette che ci sono “ancora criticità sul territorio” e pure che vanno cercate “ulteriori soluzioni tecniche” per adeguare agli standard di sicurezza le fermate che ci sono già e per realizzarne di nuove”.

“E’ passato quasi un anno da quando in Regione erano state date rassicurazioni sulla rapida risoluzione di almeno una parte dei problemi. Da Roma, nel silenzio della Giunta regionale, arriva l’ammissione: quanto fatto fino a questo momento non basta. Naturalmente non si spende una sola parola su tempistica e finanziamenti, come se la messa in sicurezza di fermate non conformi ai relativi standard, sulle strade della nostra regione, non fosse una priorità. Nel frattempo i pendolari continuano a salire o scendere ogni giorno dai mezzi pubblici in aree di fermata che sono tali più per consuetudine che per rispetto delle norme e, paradossalmente, i conducenti degli autobus rischiano multe e punti di patente per aver utilizzato quelle fermate lungo il percorso”.

“Tutto questo è sconcertante e va a colpire pesantemente i lavoratori e i pendolari. Torneremo a chiedere, sia nelle istituzioni regionali, dove il gruppo consiliare Pd aveva presentato una interpellanza, sia in quelle nazionali, che il Governo intervenga con risorse adeguate e risposte concrete. Non esiste – condividiamo le parole dell’Onorevole Casu, primo firmatario della interrogazione del Ps sul tema dei nostri trasporti – nessuna “comprovata utilità pubblica” che possa giustificare scelte che mettono in pericolo la vita di pendolari e lavoratori. Ci saremmo aspettati il pressing del centrodestra regionale, per avere risorse ed interventi rapidi dal Governo e da Anas, ma Roberti & Co. continuano a distinguersi per un silenzio e un’inerzia imbarazzanti”.