Sabato al Castello Pandone la cerimonia di conferimento dell’onorificenza al comandante generale dell’Arma
VENAFRO. La decisione era stata presa dal consiglio comunale di Venafro lo scorso mese di luglio. E sabato alle ore 11 nelle sale del Castello Pandone si terrà la cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria al generale di corpo d’armata Salvatore Luongo, nominato lo scorso anno comandante generale dei Carabinieri.
“L’idea di conferire al generale Luongo la cittadinanza onoraria di Venafro – ha spiegato il sindaco Alfredo Ricci – è nata già a novembre dello scorso anno, all’indomani del suo insediamento nel ruolo di Comandante Generale dell’Arma. Con gli amici dell’Amministrazione Comunale abbiamo inteso in questo modo interpretare i sentimenti di gioia ed entusiasmo che hanno pervaso l’intera comunità venafrana a seguito della nomina del Comandante Generale. Quella nomina è stata il riconoscimento al percorso professionale del generale Luongo, fatto di abnegazione, impegno e competenza al servizio dello Stato e dei cittadini, che i venafrani hanno accolto con emozione e orgoglio. Oltre tutto, da novembre in qualche modo Venafro è entrata nella storia dell’Arma e, quindi, dell’intero Paese”.
D’altronde Luongo è un venafrano. “A Venafro la sua famiglia si stabilì molti anni fa – ha ricordato il primo cittadino – in ragione dell’opera prestata al servizio dello Stato e della comunità dal papà, maresciallo Antonio Luongo, storico e indimenticato comandante della locale Stazione dei Carabinieri. Tuttora, il generale Luongo intrattiene rapporti costanti con il territorio, in un legame mai reciso con le proprie origini, al punto da poterlo annoverare di fatto e tuttora come parte integrante della comunità cittadina”.
L’attribuzione del riconoscimento “costituisce un riconoscimento piccolo al cospetto della carriera del generale Luongo, ma oltre modo significativo per tutti noi e, lo sappiamo, anche per lui. Un riconoscimento all’uomo e al Carabiniere, che, attraverso la sua attività prestata nelle fila dell’Arma e in ciascuno dei ruoli ricoperti negli anni, ha costantemente dato prova di non comune spirito di servizio e abnegazione verso le Istituzioni e i cittadini, adempiendo il proprio dovere con professionalità, dedizione e umanità, così ottenendo risultati straordinari nella tutela della sicurezza e della legalità”.




