Le cerimonie a Campobasso, Termoli, Agnone, Capracotta per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate


CAMPOBASSO-ISERNIA. Dalle città ai piccoli centri, anche il Molise si è raccolto oggi attorno ai monumenti e alle lapidi dei caduti per celebrare il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Un momento di memoria condivisa e riflessione sul valore dell’unità, della democrazia e della pace, che ha visto la partecipazione di istituzioni, studenti, rappresentanti militari e cittadini.

A Campobasso, in piazza della Vittoria, la cerimonia solenne si è aperta con l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti da parte del Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, e del Prefetto Michela Lattarulo. “Il 4 novembre unisce l’Italia nel ricordo di chi ha combattuto e perso la vita per il nostro Paese – ha dichiarato Roberti – ma è anche l’occasione per riaffermare i valori di pace e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica. Le Forze Armate rappresentano un presidio di libertà e solidarietà: a loro va la riconoscenza di tutti i cittadini”. La cerimonia si è conclusa con la consegna del tricolore agli studenti dell’Istituto “Montini”, simbolo del passaggio di valori tra generazioni.

A Termoli, in piazza Vittorio Veneto, il sindaco Nicola Balice ha deposto una corona di alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla presenza dei rappresentanti delle Forze Armate, delle associazioni combattentistiche e delle autorità civili. “Celebriamo i caduti e ricordiamo anche chi oggi, nelle Forze Armate, difende la nostra sicurezza e i valori democratici – ha dichiarato Balice –. In questi giorni abbiamo perso tanti padri di famiglia che, per difendere le comunità, hanno sacrificato la propria vita. Le Forze dell’Ordine sono portatrici di pace nei territori colpiti dalla guerra e meritano il nostro rispetto e la nostra gratitudine. Dobbiamo collaborare quotidianamente con loro e insegnare ai giovani che libertà, giustizia e democrazia si difendono stando dalla parte di chi serve lo Stato”.

Ad Agnone, la commemorazione si è tenuta in piazza, alla presenza del sindaco Daniele Saia, che ha voluto ricordare “quel 4 novembre 1918 che non segnò solo la fine di un conflitto, ma fu l’inizio di una nuova consapevolezza di unione e libertà”. “L’Italia unita – ha sottolineato – è frutto di chi ha creduto in un sogno più grande delle divisioni. L’unità vera nasce dal pluralismo e dal camminare insieme, come ci ricorda Pasolini. Ai giovani spetta il compito di proseguire questo cammino, per non lasciare indietro nessuno”.

A Capracotta, la comunità si è ritrovata accanto al monumento dei caduti per ricordare i sessantacinque giovani del paese che non fecero ritorno dalla Grande Guerra. “Il 4 novembre custodisce per noi una memoria di dolore e di coraggio – ha affermato il sindaco Candido Paglione –. Oggi abbiamo deposto una corona di alloro per onorare il sacrificio dei fratelli Rodolfo e Gasperino Fiadino, fucilati dai nazisti nel 1943 per aver dato rifugio a un prigioniero alleato. Come ogni anno, accanto al tricolore abbiamo esposto anche la bandiera neozelandese, in ricordo del soldato Bill Parker, simbolo di fratellanza e riconoscenza tra popoli”.

Le cerimonie del 4 novembre, che si sono tenute in tutti i paesi della Regione – tra cui, nella gallery, anche Colli a Volturno – hanno così unito idealmente l’intera regione in un messaggio di memoria, gratitudine e speranza. Il Molise ha reso omaggio ai suoi caduti, ma ha anche riaffermato il valore della pace e della convivenza civile, in un momento in cui i conflitti nel mondo ricordano quanto sia fragile e preziosa la libertà conquistata con il sacrificio di chi ci ha preceduti.