Il giovane militare, originario di Trivento e in servizio a Ferrara, ha raccontato che alla base del drammatico gesto compiuto dalla signora c’era una forte delusione d’amore. E che a motivare l’intervento compiuto sono stati gli ideali alla base del suo lavoro
CAMPOBASSO. Donna si lancia nel fossato del Castello Estense di Ferrara e rischia di annegare, carabiniere si lancia nelle acque gelide per salvarla.
Autore di questo gesto di eroismo Adriano Colella, 25 anni, originario di Trivento. A Ferrara come prima destinazione terminata la Scuola Allievi di Campobasso, il giovane militare non ci ha pensato un attimo a saltare dal muretto per prestare aiuto a una signora di 43 anni in preda a una fortissima crisi di sconforto.
“Intorno alle 7 di domenica mattina – il racconto fatto dal carabiniere a ‘La nuova Ferrara’ – stavo percorrendo corso Martiri della Libertà con una collega, che si è accorta della presenza di una donna completamente nuda in piedi sul muretto di cinta del Castello Estense. Abbiamo quindi deciso di fermarci immediatamente per capire quali fossero le sue intenzioni e perché si trovasse lì in quelle condizioni. Abbiamo subito intrapreso un dialogo con lei, anche piuttosto empatico, per entrare in contatto con lei e cercare di aiutarla. Ci ha spiegato il motivo principale che l’aveva spinta a salire sul muretto, ovvero una forte delusione d’amore. Abbiamo fatto tutto il possibile per rassicurarla e per distoglierla dai suoi propositi, ma nonostante tutti i tentativi, sia miei che della collega, all’improvviso la signora si è voltata e si è buttata nelle acque del fossato”.
A quel punto, come ricostruisce il quotidiano, la donna ha cominciato a chiedere aiuto e Adriano Colella ha capito che era il momento di intervenire. Si è tolto giacca e cinturone, si è tuffato e l’ha raggiunta.
“La signora era molto spaventata, ma ha capito che ero lì per aiutarla e si è fatta aiutare – ancora il racconto del carabiniere – Ci siamo aggrappati a una balaustra, e poi sono intervenuti i vigili del fuoco, arrivati in modo molto tempestivo dopo la richiesta di ausilio. Dopo qualche minuti la signora è stata finalmente tratta in salvo”.
Significative le parole del giovane militare dell’Arma sulle motivazioni dell’intervento. “Mi sono subito venuti in mente gli ideali per cui ho scelto questo lavoro – ha riportato ancora ‘La nuova Ferrara’ – che alla fine non è un lavoro perché noi abbiamo una missione, che è quella di aiutare gli altri. E soprattutto in situazioni in cui c’è in ballo la vita di una persona bisogna fare di tutto per aiutarla. Ora l’importante è che la signora sia al sicuro, in buone condizioni fisiche e affidata ai sanitari che sapranno come assisterla al meglio”.




