L’intervento dei vertici del sindacato dopo la riunione della Cabina di regia, alla presenza del governatore Roberti e dell’assessore Iorio
CAMPOBASSO. Stato di avanzamento del Pnrr, la Cgil commenta con ironia il cosiddetto “miracolo molisano”.
L’intervento del segretario generale Cgil Molise Paolo De Socio e del segretario generale Cgil Abruzzo e Molise Carmine Ranieri, dopo la riunione a Palazzo Vitale della Cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza al quale hanno partecipato, oltre a pezzi del partenariato sociale, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti e l’assessore alla gestione dei fondi Michele Iorio.
La Cgil Abruzzo-Molise, proprio nei giorni scorsi, nell’ambito di una campagna nazionale mirata a sollecitare i diversi territori e in particolare i soggetti attuatori a valutare temporalmente la realizzazione degli impegni di spesa e di quanto realizzato in base alle articolate missioni del Pnrr, aveva lanciato un campanello d’allarme rispetto ai dati ufficiali (soprattutto sulla missione 6 – Salute) reperibili sulla piattaforma unica di monitoraggio, rendicontazione e controllo ‘ReGiS’ utilizzata da amministrazioni e soggetti attuatori per registrare e tracciare l’avanzamento dei progetti, le spese sostenute e per adempiere agli obblighi normativi e di controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come evidenzia il sindacato la piattaforma ReGiS serve anche a inserire i dati anagrafici dei progetti, registrare le spese e trasmettere i rendiconti per ottenere il rimborso. Inoltre, la stessa piattaforma è uno strumento che dovrebbe assicurare trasparenza, tracciabilità e una corretta gestione delle risorse del Pnrr (anche alla luce delle preoccupazioni lanciate dalla Guardia di Finanza e dalle forze dell’ordine per il rischio di infiltrazioni malavitose nella complessa gestione dell’affidamento appalti), garantendo il rispetto delle scadenze e delle procedure.
“Nel corso dell’incontro di ieri – hanno dichiarato De Socio e Ranieri – ci è stato comunicato che la piattaforma ReGiS, per ragioni da approfondire, contiene dati non aggiornati che fanno sballare di diversi punti le percentuali attuative dei progetti e quindi, la prima considerazione da fare rispetto alle sbandierate e propagandate efficienze dei sistemi che attraversano l’informazione governativa è che la piattaforma evidentemente fa parte di una delle tante cose di questo Paese che non funzionano, nonostante sia costata quasi 500 milioni di euro. Inoltre, se è vero come è vero che il partenariato sociale deve avere un ruolo reale nella programmazione e nella destinazione dei fondi sarebbe forse utile (anche per evitare la circolazione di informazioni che dovrebbero essere ufficiali ma che evidentemente non lo sono), che le riunioni delle diverse cabine di regia come quella di ieri dedicate alla programmazione strategica e complessiva del territorio, diventassero strutturali per assumere le caratteristiche di un metodo di lavoro condiviso tra Regione e parti sociali”.
“Detto questo – hanno aggiunto i vertici della Cgil – abbiamo appreso con piacere che la struttura politico-amministrativa molisana in soli tre mesi (agosto compreso ha compiuto un vero e proprio miracolo passando dall’ultima posizione di alcune classifiche relative a spese di fondi Pnrr addirittura a primeggiare nello stato di avanzamento di programmazione e lavoro, con un ottimismo non consueto per questa Regione che ha portato i massimi vertici istituzionali ad affermare che “saranno completati tutti gli interventi entro il 30 giugno 2026” così come richiesto in origine dagli standard europei. In soli tre mesi abbiamo fatto quello che non si era fatto in quattro anni e, continuando così, nei prossimi otto mesi assisteremo – sempre nelle intenzioni comunicate dai decisori politici locali- a un repentino e prospero “Risorgimento molisano”.
“Sempre nell’incontro di ieri – ancora le parole di Paolo De Socio e Carmine Ranieri – abbiamo commentato, non senza qualche punta di ilarità, che grazie al Pnrr abbiamo i treni ma ancora non abbiamo binari e stazioni ferroviarie degne di questo nome e tra le altre cose abbiamo espresso preoccupazione rispetto alla non auspicabile circostanza che potrebbe vedere realizzati i contenitori per l’offerta sanitaria senza avere professionalità pronte a renderli operativi. In questa direzione abbiamo, questo sì, sottolineato con soddisfazione la rinnovata e intensificata collaborazione recentemente sottoscritta con l’Università del Molise, che sicuramente potrebbe portare benefici all’intero sistema”.
La Cgil Abruzzo Molise auspica che le rassicurazioni espresse nel corso dell’incontro di ieri possano avere riscontri ed effetti concreti per dare risposte e sostenere lo spirito originario del Pnrr che parlava di far crescere l’economia territoriale, accelerare la transizione verso un’economia più verde e digitale, promuovere le energie rinnovabili modernizzare la Pubblica Amministrazione e il sistema produttivo, ridurre i divari storici del Paese, investendo nelle giovani generazioni, promuovendo la parità di genere e colmando il divario tra Nord e Sud. La Cgil resterà disponibile a qualsiasi momento di confronto su questi temi e su quelli che riguardano il futuro dei nostri territori e dell’intera popolazione molisana che in realtà ancora non percepisce i benefici derivanti da tante risorse economiche e da tanto conclamato lavoro. La Cgil valuterà con attenzione i prossimi step di avanzamento del Pnrr affinché le risorse messe a disposizione vengano ben spese al fine di dare prospettive di sviluppo e di miglioramento sia dei servizi sanitari che del welfare della nostra regione”.




