Il ballottaggio D’Alessandro-Gravina e lo spauracchio ‘anatra zoppa’ sul governo cittadino

Una situazione che si determinerà se ad aggiudicarsi il secondo turno dovesse essere il candidato del M5s e se le liste del centrodestra dovessero sfondare la quota del 50% dei voti. In questo caso, infatti, non scatterà il premio di maggioranza


CAMPOBASSO. L’esultanza per il risultato di Roberto Gravina, lanciato in quarta verso il ballottaggio con la candidata del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro, e il timore dell’anatra zoppa. Che forse sarà evitata per un soffio. 

Nel quartier generale del M5s di via Nobile, dove si attende l’arrivo del candidato sindaco, sono questi i sentimenti che si respirano. L’incertezza sull’assetto del governo che chi vincerà le elezioni, al secondo turno a questo punto, andrà a costituire.

Tutto dipenderà, da chi, ovviamente, si aggiudicherà il ballottaggio. Ma ancor prima, dal risultato che otterranno le cinque liste del centrodestra, che al momento veleggiano poco al di sotto del 50%, circa dieci punti in più del risultato ottenuto dalla D’Alessandro.

Conseguenza del voto disgiunto, che ha premiato l’esponente pentastellato ben più del primo cittadino uscente Antonio Battista, terzo a questo punto.

Se a vincere il 9 giugno dovesse essere la D’Alessandro, per lei scatterà anche il premio di maggioranza. Governabilità garantita. Se invece la partita dovesse essere vinta da Gravina, i Cinque stelle dovranno cioè sperare che le liste del centrodestra non superino il 50%, per evitare l’anatra zoppa. Vale a dire una maggioranza in Consiglio comunale diversa dalla coalizione che sostiene il primo cittadino. 

Secondo la legge elettorale, infatti, qualora un gruppo di liste collegate al primo turno ottenga almeno il 50% +1 dei voti validi, mentre al ballottaggio la maggioranza dei voti per il candidato sindaco vada ad un sindaco sostenuto da un’altra lista o da un altro gruppo di liste, non scatta il premio di maggioranza, a favore delle liste che sostengono il candidato sindaco effettivamente eletto.

Di conseguenza Gravina si troverebbe nella condizione di fare l’alleanza con il centrodestra. E anche nelle necessità di comporre un governo che tenga conto di questi equilibri. Cosa che non avverrà se la fatidica soglia non sarà superata.

Sarà questo, probabilmente, l’ultimo dato che arriverà dalle operazioni di spoglio, che stanno arrivando a rilento. Il dato che D’Alessandro e Gravina stanno aspettando entrambi. Con sentimenti diversi.

Carmen Sepede

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