Stamani il summit in prefettura per fare il punto su viabilità e scuole. Toma: massimo impegno per reperire fondi per le opere stretegiche dal Governo centrale. L’Anas assicura l’avvio dei controlli sulla Trignina
ISERNIA. Eseguire lo screening delle infrastrutture per poi procedere a una mappatura delle stesse, individuare quelle più a rischio e, infine, segnalarle al Governo centrale in vista della redazione del Piano straordinario di manutenzione delle opere pubbliche strategiche. Questo lo scopo del summit che si è tenuto questa mattina in Prefettura a Isernia. Sotto la lente sono finite scuole e arterie viarie.
Il vertice è stato voluto dal prefetto Fernando Guida, a seguito del crollo del ponte e a Genova e dello sciame sismico che sta interessando l’area del basso Molise. Al tavolo il presidente della Regione Donato Toma, il dirigente dell’Asrem Gennaro Sosto, la dirigente dell’Usr Anna Paola Sabatini, il consigliere regionale delegato alla Viabilità della Provincia Mike Matticoli, l’assessore all’Istruzione Roberto Di Baggio, il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, altri primi cittadini insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, del Servizio di Protezione civile, dell’Anas, dell’Ente Dighe e del Provveditorato alle Opere Pubbliche.
A creare particolare allarme in questo periodo sono tra l’altro i viadotti Verrino e Sente, oltre a quelli presenti sulla Trignina, circa sessanta. “La rete viaria provinciale paga l’effetto dei tagli pesanti che a partire dal 2015 il governo centrale ha operato sulle Province – ha affermato nella circostanza Matticoli – I viadotti Verrino e Sente vivono una situazione particolare perché carenti di manutenzione. Se non si interviene in tempi rapidi, nei prossimi anni potrebbe esserci un peggioramento della situazione con il rischio di doverli chiudere. Il limite di 20 km orari vigente sul Verrino – ha poi aggiunto – è necessario e importante per preservare la stabilità del ponte, fino al momento in cui sarà effettuata la manutenzione Il Sente invece al momento non desta preoccupazioni. C’è un pilastro che ha ruotato leggermente nel 2007. E’ monitorato costantemente e non ha subito ulteriori movimenti. Anche in questo caso è comunque necessario intervenire per ripristinarne la stabilità”.
Rispetto una possibile chiusura, Matticoli ha garantito che “non aspettiamo crolli e terremoti per porci degli interrogativi. Al momento non si ravvede la necessità di chiuderlo, è sufficiente essere cauti e attenti nel transitarci. Il ponte è sotto osservazione visiva. Ribadisco che le Province – ha insistito – non hanno le risorse per intervenire in maniera massiccia per la manutenzione e le analisi. Ed è proprio la carenza di manutenzione che determina il degradarsi delle opere”.
Ecco perchè la segnalazione al Governo, con la speranza che invii i fondi necessari per gli interventi. In merito alla questione il presidente della Regione Donato Toma ha assicurato massimo impegno nel reperire le risorse “visto che – ha evidenziato – si tratta di opere strategiche”.
Tuttavia, per quanto concerne la Statale 650 Fondovalle Trigno è emersa una prima novità: l’Anas nei prossimi giorni sottoporrà l’intero percorso viario ad attenta verifica attraverso l’uso della specifica piattaforma denominata “by bridge – sottoponte”, mentre per quanto concerne il viadotto “Gamberale” nel mese di settembre inizieranno lavori di manutenzione e consolidamento strutturale che, in base ad un apposito progetto già programmato e finanziato negli anni scorsi, prevede la sostituzione di tutti i giunti e degli appoggi dei piloni.
Previsto lo stanziamento di ulteriori fondi anche per il monitoraggio delle dighe, che al momento non presentano criticità.
Infine, per quanto concerne il tema scuole, sono state evidenziate nel corso del summit tutte le problematiche relative in particolare agli istituti superiori, “difficilmente risolvibili in tempi brevi”. Per le situazioni più complesse, si valuteranno soluzioni alternative.
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