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Piste di sci, Funivie Molise nega l’apertura: “Zona a rischio, c’è una frana”. Ma il sindaco insorge: “Tutta colpa vostra”

Antonio Monaco
Antonio Monaco

CAPRACOTTA. Il fine settimana è arrivato, ma nulla da fare. Nonostante il collaudo, in barba alle aspettative, gli impianti di sci alpino di Monte Capraro, a  Capracotta, non apriranno. Funivie Molise, società che gestisce le strutture, nega l’autorizzazione a causa di presunte anomalie dovute a un evento franoso. Ma il sindaco Antonio Monaco, a stretto giro, replica a muso duro. Tacciando la società di aver mancato ad alcuni obblighi contrattuali: a suo avviso, la manutenzione sarebbe compito della stessa società regionale. E, a tutela dell’immagine del Comune amministrato, non esclude l’avvio di azioni legali. Vediamo, di seguito, la nota stampa di Funivie Molise: ” “Si conferma quanto già  preannunciato nel precedente comunicato stampa del 30.01.2013 in merito alla sicurezza dell’unica pista a servizio della stazione sciistica di Montecapraro – Capracotta qui di seguito riportato: ‘Da un ulteriore ricognizione tecnica sulla sicurezza delle piste, altro aspetto fondamentale per la riapertura, sono state rilevate delle anomalie, che prima del regolare funzionamento dell’impianto dovranno essere eliminate’. Funivie Molise, infatti, solo di recente concessionaria per la gestione degli impianti della stazione sciistica Montecapraro di Capracotta, inattiva sin dall’esercizio dell’anno 2010, a seguito di sopralluogo effettuato da proprio personale, ha rilevato essere intervenuto un evento franoso che ha coinvolto per decine di metri il bordo orografico sinistro della pista Montecapraro, a ridosso di un burrone,  compromettendo, altresì, i sostegni delle reti messe a  protezione del burrone. Si è rilevato, inoltre, l’intervenuto posizionamento, sul fronte della frana, di  innumerevoli rotoballe di fieno per cui immediatamente sono stati contattati tecnici specializzati, per verificare la adeguatezza  dell’intervento, ma si è ritenuto, invece, non sussistere le condizioni di sicurezza minime previste dalla normativa vigente. In ragione di tali condizioni, non  può prescindere dal rispetto della normativa di sicurezza per la salvaguardia della pubblica incolumità. Peraltro, le rotoballe posizionate all’interno della pista ed all’interno della rete di protezione, non hanno risolto il problema e sono ritenute pericolose per le notevoli dimensioni e per la dura consistenza, andando a vanificare la funzione di sicurezza e protezione delle barriere. Solo la eliminazione degli inconvenienti segnalati, potrà consentire la apertura dell’impianto nel rispetto della normativa in vigore e della sicurezza pubblica”. A queste parole il primo cittadino di Capracotta ha risposto per le rime: ” Leggo esterrefatto – dichiara Monaco in una nota – il comunicato stampa diramato da Funivie Molise S.p.A. con il quale si denuncia la carenza di ‘condizioni di sicurezza minime previste dalla normativa vigente’ lungo la pista di Monte Capraro. La notizia diffusa danneggia l’immagine di Capracotta e continua a perpetrare uno spaventoso danno economico alla nostra economia. Nel comunicato la società concessionaria della gestione degli impianti afferma che ‘solo la eliminazione degli inconvenienti segnalati potrà consentire l’apertura dell’impianto nel rispetto della normativa in vigore e della sicurezza pubblica. Sono perfettamente d’accordo. Ma agli amministratori di Funivie Molise sfugge un particolare molto significativo. Esiste una convenzione tra il Comune di Capracotta e Funivie Molise S.p.A. che all’articolo 4 recita: ‘Sono a carico del Concessionario gli oneri derivanti dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, dei mezzi e delle piste e ogni altra spesa necessaria al funzionamento degli impianti‘. Gradirei pertanto sapere cosa gli amministratori di Funivie Molise S.p.A. hanno fatto fino ad oggi per eliminare gli inconvenienti che loro stessi denunciano. Inoltre gradirei sapere quando è stato disposto ‘il sopralluogo effettuato da proprio personale’. Non so le qualifiche professionali e tecniche che questi soggetti posseggono, sono ingegneri? Tecnici abilitati a questo tipo di controllo? Quando è stato effettuato il sopralluogo? Perché non è stata informata l’amministrazione Comunale di Capracotta? Chi era presente al sopralluogo? E’ stato redatto un verbale? Chi ha accertato che si tratta di un evento ‘franoso’? O si tratta di altro? E’ stato presente un geologo? Un ingegnere? Sono stati consultati i progetti giacenti presso l’amministrazione comunale? gli atti di collaudo? la relazione geologiche dell’area interessata? Il sopralluogo è stato deliberato da chi? Esiste un verbale del Consiglio di Amministrazione? Nel prendere le decisioni il C.D.A. di Funivie Molise ha acquisito il parere del Collegio Sindacale? Il socio “Regione Molise” è stato messo a conoscenza delle problematiche? Risposte che gli amministratori di Funivie Molise devono dare non solo all’amministrazione comunale di Capracotta, ma ai cittadini molisani, perché mi preme sempre ricordare che sono stati chiamati ad amministratore una società a totale capitale pubblico. Personalmente, circa la sicurezza della pista ho convinzioni completamente opposte a quelle di Funivie Molise S.p.A. Al momento non entro nel merito. Mi riservo di chiedere immediatamente gli atti di cui sopra per una loro valutazione. Intanto Funivie Molise valuti se sussiste una eventuale inadempienza contrattuale e provveda, eventualmente a porre immediato rimedio.  Ho il dovere, al momento, di preannunciare, fatte le dovute valutazioni, ogni azione a tutela del buon nome della mia località. Sul piano prettamente contrattuale ribadisco che Funivie Molise ha l’obbligo di manutenzione ordinaria e straordinaria delle piste. Se la società denuncia presunte irregolarità le responsabilità, a mio parere, ricadono solo ed esclusivamente sulla società stessa che ben farebbe a rispettare l’obbligo sottoscritto in convenzione.  Funivie Molise S.p.a., società pubblica, deve rispondere del proprio operato alla Regione Molise, ai molisani ed al tessuto economico locale. Purtroppo devo amaramente constatare che le azioni poste in essere per la stazione di Capracotta, visto che la stazione è ancora chiusa, sono deludenti”.

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