Tassa di soggiorno, Agnone come Roma: duro colpo per il turismo

Il Municipio di Agnone
Il Municipio di Agnone

AGNONE. Albergatori in ginocchio. In una fase economica già critica per il turismo, un’altra mazzata è arrivata con la tassa di soggiorno. Le strutture ricettive di Agnone si sono viste recapitare la comunicazione che ricorda il pagamento di 50 centesimi al giorno per ogni ospite, a partire dal 1° luglio 2012, per l’alta stagione. Lo riporta il quotidiano ‘Primo Piano Molise’ nell’edizione di stamani. La lettera non è piaciuta per niente agli operatori turistici, i quali hanno richiesto all’amministrazione comunale di ritirare il provvedimento. Il rischio è la chiusura di molte strutture che già compiono sforzi quotidiani per programmare un’offerta turistica ‘fatta in casa’, laddove quella delle istituzioni è carente. L’unico evento che richiama un flusso consistente di turisti, infatti, è la ‘Ndocciata, il rinomato rito dedicato al fuoco che ogni anno si svolge nel mese di dicembre. Ma questo non basta. Gli albergatori lamentano, inoltre, la mancata partenza della stagione sciistica a causa della chiusura degli impianti di risalita di Monte Capraro, quando la loro attivazione “avrebbe potuto salvare almeno la parte finale della stagione, ma l’amministrazione non è intervenuta sul problema”. L’unico provvedimento adottato è quello della tassa di soggiorno che gli operatori turistici, però, hanno deciso di non addebitare ai turisti: “Avremmo fatto pagare un servizio inesistente. Se l’amministrazione non tornerà sui suoi passi – aggiungono- saremo costretti a chiudere entro il 31 agosto. E intanto annunciano la disobbedienza fiscale, minacciando di non pagare neppure l’Imu.