HomeNotizieCRONACAComunali, un anno dopo: dimissionari 'premiati' dal voto

Comunali, un anno dopo: dimissionari ‘premiati’ dal voto

Palazzo San Francesco
Palazzo San Francesco

ISERNIA. A un anno di distanza sembrerebbe ormai sbiadito il ricordo delle dimissioni di massa che nel 2012 provocarono la caduta del sindaco Ugo De Vivo. Alcuni elettori non devono aver dato molto peso a quel gesto, che ha portato la città di Isernia a essere commissariata per quasi dodici mesi. I dimissionari del centrodestra che in occasione dell’ultima tornata elettorale si sono ricandidati, infatti, non solo sono stati rieletti, ma hanno anche accresciuto i loro consensi. E non importa se siano rimasti fedeli all’originale credo politico o se abbiano deciso di migrare nella coalizione opposta: gli elettori hanno voluto premiarli comunque. Certamente, non per la coerenza. A voler affrontare questa nuova competizione elettorale sono stati in 8 su un totale di 17 dimissionari. E tutti, tranne due, torneranno a sedere in Consiglio. Gianni Fantozzi, unico eletto per la lista Grande Sud con 265 preferenze, lo scorso anno portò a casa 259 voti sotto le insegne del Pdl. E a proposito del partito di Berlusconi, a essere riconfermato in Consiglio anche quest’anno è Stefano Testa, crescendo rispetto al 2012 di una dozzina di voti, da 216 a 228 suffragi. Pietropaolo di Perna, che in queste elezioni come nelle passate, si è candidato sotto la guida di Filoteo Di Sandro, è passato dai 153 voti guadagnati con Alleanza per il Molise ai 224 voti con Fratelli d’Italia. Anche Domenico Chiacchiari, fedele a Progetto Molise, pare aver beneficiato di questo trend positivo: se nel 2012 si era fermato alle 182 preferenze, questa volta sale a 220. Tra coloro rimasti nello stesso schieramento dello scorso anno, non sono stati rieletti, invece, Piero Sassi e Angelica Morelli. Entrambi però confermano il trend crescente di consensi: il rappresentate di Grande sud è passato da 156 voti a 204, mentre Morelli sale da 127 a 145 preferenze. Ci sono poi i dimissionari ‘transfughi’: coloro quest’anno si sono schierati al fianco del candidato sindaco Luigi Brasiello, mentre l’anno scorso, appartenenti alla maggioranza di centrodestra, contribuirono alla caduta del sindaco di centrosinistra. Tra questi troviamo Cesare Pietrangelo, passato dall’Adc al Polo di centro e dai 222 voti del 2012 ai 241 di quest’anno. A sedere in Consiglio dalla parte opposta rispetto allo scorso anno è anche Andrea Galasso, guadagnandoci quasi un centinaio di voti: dai 128 raccolti sotto il simbolo dell’Udc ai 230 di quest’anno nella lista del sindaco, Isernia di tutti. Tra coloro, invece, che non firmarono le dimissioni, ci hanno riprovato quest’anno tutti e quattro. E a riuscire nell’impresa sono stati in due. Raimondo Fabrizio rimanendo nel Pdl e Domenico Di Baggio, cambiando partito e schieramento, dall’Udeur a sostegno di Rosetta Iorio al Polo di Centro al fianco di Brasiello. Non ce l’hanno fatta, invece, nel Pdl, Vincenzo Bucci e Antonio Potena che, pur non riuscendo a strappare il seggio, hanno portato a casa più consensi del 2012.

VD

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