HomeNotizieCRONACAIrene Cristinzio avvistata a Roma, segnalazione alla famiglia

Irene Cristinzio avvistata a Roma, segnalazione alla famiglia

Dopo la trasmissione ‘Quarto Grado’, una donna residente nella Capitale sostiene di averla vista in zona Vaticano

 

ROMA.  Dopo oltre tre mesi, un barlume di speranza.  In seguito alla trasmissione ‘Quarto Grado’, occupatasi del caso  venerdì scorso, la famiglia dell’insegnante di Lettere originaria di Monteroduni  e scomparsa ad Orosei l’11 luglio scorso, in provincia di Nuoro, ha ricevuto una segnalazione via mail. Lo riferisce il quotidiano ‘La Nuova Sardegna’: la donna sarebbe stata vista in un supermercato di Roma, in zona Vaticano, non lontano dalla basilica di San Pietro  A segnalarne la presunta presenza, una signora romana che giovedì sera, guardando la puntata di Quarto Grado in tv, ha riconosciuto nelle foto di Irene Cristinzio la donna incontrata il giorno prima in un negozio vicino San Pietro. Di qui l’invio di una mail al marito della Cristinzio, Antonino Nanni, lasciata dalla famiglia come contatto per le eventuali segnalazioni. La somiglianza sarebbe stata forte, sia nei tratti del viso, sia per statura e corporatura. “Era un po’  dimessa – avrebbe scritto la donna residente nella Capitale – ma l’ho sentita parlare e si capiva che era una persona istruita con una buona padronanza dell’italiano”. Si tratta della prima segnalazione ricevuta dalla famiglia dal momento della scomparsa. La testimonianza avrebbe avuto un prima seppur parziale conferma. Ancora la Nuova Sardegna: “Dietro richiesta dei congiunti di Irene Cristinzio, la signora romana è tornata in Vaticano per chiedere notizia di quella donna al titolare del negozio di alimentari. Anche lui ricordava quella signora bionda, dall’aspetto dimesso, ma dal portamento e dalla parlata distinta, e ha aggiunto un altro importante particolare:  ‘E’ da circa tre mesi che quella donna viene saltuariamente a fare la spesa in negozio – ha detto l’uomo – e prima non l’avevo mai vista’”. Della novità sono stati subito avvisati anche gli inquirenti.  Seguendo la tesi dell’allontanamento volontario, gli investigatori, finora, non hanno trovato alcun particolare in grado di giustificare un tale gesto da parte della donna. Anche le ricerche svolte con l’aiuto dei cani molecolari si sono rivelate un buco nell’acqua. 

 

 

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