Il gip del Tribunale di Roma ha accolto le istanze della difesa per il molisano coinvolto nella maxi operazione ‘Jolly’ messa a segno dai carabinieri
CAMPOBASSO. Operazione Jolly: concessi i domiciliari a Franco Sassano, l’imprenditore di Vinchiaturo coinvolto nella maxi operazione dei carabinieri di Roma che ha portato alla luce un presunto giro di riciclaggio. Il gip ha dunque accolto l’istanza del difensore Mariano Prencipe (che si occupa del caso insieme a Franco Coppi) che aveva chiesto misure meno afflittive per il suo assistito.
“Una buona notizia, siamo soddisfatti – ha detto Prencipe -. IL caso, che dall’inizio è apparsa molto complessa dal punto di vista tecnico e contabile, va affrontata a piccoli passi. Ora sicuramente, abbiamo maggiore tranquillità per raccogliere tutti gli elementi probatori che dimostrino la piena legittimità delle operazioni contestate a Franco Sassano”.
L’imprenditore si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda, respingendo le accuse formulate nei suoi confronti. Per gli investigatori invece avrebbe ripulito un milione e 145mila euro in cinque anni, utilizzando le sue società. Denaro proveniente dalla comunità cinese di Milano, attraverso bonifici emessi per inesistenti attività commerciali.
Venti le persone coinvolte nell’inchiesta tra Roma, Milano, Bari, Vicenza, Pordenone, Viterbo e Campobasso e Londra. Sono accusate a vario titolo dei reati di riciclaggio aggravato dalla transnazionalità, autoriciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti. Un giro di affari di 18 milioni di euro messo in piedi da due organizzazioni criminali: la prima, riconducibile a due imprenditori romani che negli anni hanno riciclato 15 milioni di euro provenienti dalla comunità cinese; la seconda a un altro imprenditore della provincia di Roma che ha riciclato 3 milioni di euro provenienti dal traffico di droga.
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