HomeNotizieCRONACAForte scossa di terremoto, magnitudo 4.2. Torna la paura in Basso Molise

Forte scossa di terremoto, magnitudo 4.2. Torna la paura in Basso Molise

Il sisma con epicentro Acquaviva Collecroce è stato avvertito distintamente nei centri della costa. Scuole chiuse per precauzione domani, 26 aprile, in 15 comuni. Il premier Gentiloni, in contatto con la Protezione Civile, segue l’evolversi della situazione. Aperta una Sala operativa nella Prefettura di Campobasso


ACQUAVIVA COLLECROCE. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.2 (a 31 km di profondità) si è registrata alle 11.48 in Basso Molise, con epicentro Acquaviva Collecroce. Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. In particolare, il terremoto è avvenuto a un chilometro a Sud-Est di Acquaviva Collecroce. Altre località a pochi chilometri dall’epicentro sono Palata, Castelmauro, Tavenna, San Felice del Molise e Guardialfiera. Il sisma è stato chiaramente avvertito a Termoli, ma anche a Montenero Di Bisaccia, Portocannone e Petacciato, Vasto e San Salvo.

Molta paura e tantissime le persone scese in strada. Al momento non si hanno notizie di danni o feriti. Presi d’assalto i centralini dei vigili del fuoco. Nella notte i sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa di magnituto 2.5  a Guardialfiera. Dopo la scossa più forte le repliche, con epicentro Montecilfone. Alle 12.08 una scossa di magnitudo 2.4, seguita da una di magnitudo 2.3 alle 13.04 e una nuova di magnitudo 2.6 alle 13.23. 

La scossa più forte è stata avvertita anche in Abruzzo, Campania e Puglia.  Alcune persone – a quanto viene riferito – hanno chiamato i numeri di emergenza per segnalare l’evento, ma dopo qualche momento di paura la situazione è tornata subito alla normalità. In corso le ricognizioni delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Al momento non vengono segnalati danni neppure nei centri più vicini all’epicentro, come Guardialfiera. “Ho appena parlato con il sindaco di Guardialfiera – ha spiegato il governatore uscente, Paolo Frattura, all’Ansa – hanno sentito la scossa ma non c’è nessun problema”. Anche il sindaco di Larino, Notarangelo, spiega che “noi qui non abbiamo sentito niente, qualcuno solo un leggero tremore ma non dovrebbero esserci problemi”.

Pure il neo presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha chiamato il sindaco di Guardialfiera Vincenzo Tozzi e altri amministratori dei centri vicini, mettendosi a disposizione. “Per il momento tutto è a posto – ha dichiarato il primo cittadino di Guardialfiera – ci sentiamo tranquilli perché abbiamo fatto lavori di adeguamento alla scuola e alla chiesa del paese”.

Diversamente, a Palata, il sindaco Michele Berchicci ha riferito di persone fuggite in strada, dalle case, subito dopo la scossa.Tanta paura, dunque, ma nessun ferito.

Intanto il sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini, ha firmato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale per la giornata di domani, giovedì 26 aprile 2018, al fine di consentire i sopralluoghi tecnici delle strutture scolastiche. Scuole chiuse pure a Termoli, Acquaviva Collecroce, Guardialfiera, Palata, Petacciato, Castelmauro, Tavenna, Larino, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis, Guglionesi, Ururi e Campomarino.

 Effettuati sopralluoghi anche nelle scuole e negli edifici pubblici di Termoli. I controlli, svolti nel complessi di Bernacchia, Principe di Piemonte e Difesa Grande, non hanno evidenziato criticità, ma continuano.

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è in contatto con la Protezione Civile locale e segue l’evolversi della situazione nella regione. Situazione monitorata anche con l’apertura di una Sala operativa nella Prefettura di Campobasso.

Intanto, per il neo deputato del M5s Antonio Federico la scossa di oggi riapre la delicata questione della messa in sicurezza della Liga del Liscione, a Guardialfiera. “L’anno scorso in Regione – ha chiarito il parlamentare – abbiamo posto il tema della mancanza di collaudo della diga, a quasi cinquant’anni dalla sua realizzazione, che oltre a preoccupare ogni qualvolta accadono eventi sismici come quelli di oggi – lascia letteralmente a bocca asciutta gli abitanti del basso Molise durante l’estate, perché l’acqua che può contenere l’invaso è sempre inferiore al livello necessario”. C’è da dire che, dalle ispezioni svolte dopo la scossa di oggi, nessuna criticità è emersa sulla diga del Liscione. Che resta tuttavia osservata speciale. 

 

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