HomeNotizieCRONACAIsernia senza vincoli paesaggistici, lo stabilisce una sentenza del Tar

Isernia senza vincoli paesaggistici, lo stabilisce una sentenza del Tar

La scoperta in seguito al ricorso di una ditta edile. La proposta di vincolo è decaduta non essendosi concluso il relativo procedimento nei termini di legge


ISERNIA. Contrariamente al comune convincimento, Isernia non è soggetta a vincolo paesaggistico, almeno al momento. A stabilirlo una recente sentenza del Tribunale Amministrativo del Molise.
La scoperta nel corso di una riunione dell’assise civica (quella del 29 marzo scorso, ndr), convocata per discutere del regolamento relativo all’occupazione di suolo pubblico, nel corso della quale l’assessore al Suap e al Contenzioso, Emanuela Guglielmi, proprio alla luce della novità, si è vista costretta a ritirare l’argomento dall’ordine del giorno, salvo procedere ad ulteriori approfondimenti.

I FATTI. La vicenda giunge all’attenzione del Tar, e successivamente dell’amministrazione e della cittadinanza, a seguito della richiesta di una ditta edile, datata novembre 2013, al Comune di Isernia per la demolizione di un immobile del centro cittadino ai fini della realizzazione di una palazzina residenziale. Istanza trasmessa, come da prassi, a Regione e Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Molise, che ha ottenuto parere ‘vincolante negativo’ basato sul presupposto che ‘il territorio del comune di Isernia è sottoposto a tutela paesaggistica ai sensi dell’art. 157 del Decreto Legislativo del 22/01/2004 n. 42 con proposta di vincolo, affissa all’Albo Pretorio del Comune di Isernia dal 15/04/2003 al 15/07/2003’”.

Un diniego impugnato dall’impresa che, riprendendo la normativa in materia, ha evidenziato come “la proposta di vincolo, risalente a ben 11 anni prima, dovrebbe ritenersi oramai decaduta, non essendosi concluso il relativo procedimento nel termine di 180 giorni”.

In sostanza, alla proposta di vincolo deve far seguito, entro sei mesi circa, il decreto ministeriale di conclusione del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico. ‘Passaggio’ che, di fatto, non si sarebbe verificato.

All’udienza pubblica del 7 febbraio 2018 – si apprende – la causa è stata trattenuta in decisione e il Tribunale Amministrativo, al fine, ha ritenuto il ricorso fondato.

 

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