HomeNotizieCRONACASan Timoteo di Termoli, punto nascite a rischio

San Timoteo di Termoli, punto nascite a rischio

Presso il nosocomio della città costiera sarebbero almeno due anni che non si raggiunge la soglia minima di 500 parti nei 12 mesi. In tali condizioni, troppo elevato il costo del Reparto rispetto alla richiesta del servizio e il decreto Balduzzi incombe


TERMOLI. Mentre a Isernia il pericolo è scampato, con 500 parti nei primi sei mesi dell’anno, al San Timoteo di Termoli il reparto di Ostetricia e Ginecologia sarebbe a serio rischio.
Negli ultimi due anni, infatti, la soglia minima per il mantenimento in vita del servizio, stante il decreto Balduzzi, non è stata raggiunta, con l’inevitabile sforbiciata alle porte.
Una situazione che non sarebbe sfuggita agli ispettori ministeriali, giunti in Molise per far luce sul decesso del 47enne di Larino colpito da aneurisma cerebrale, e dalla quale sarebbe scaturita una missiva di ‘avvertimento’ per gli addetti ai lavori.
La regione, come si sa, è sottoposta a piano di rientro e al momento nessuna deroga è prevista, salvo manovre del governatore Toma a Roma. Pertanto, il costo del punto nascita – comprensivo di sala parto e sala operatoria per le urgenze, equipe ostetrica in servizio h24, anestesista, neonatologo reperibile e altre attrezzature – sarebbe insostenibile per soli 500 parti all’anno, o addirittura meno.

La legge in materia appare chiara e le conseguenze per il San Timoteo pure.

 

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